Helios 58mm f/2 - obiettivo fotografico - industria, manifattura, artigianato
KMZ
Descrizione
Questo obiettivo fotografico è costituito da diversi cilindri in metallo coassiali liberi di scorrere uno nell'altro, Alle estremità sono inserite due lenti convesse. Da una parte l'estremità in metallo è filettatta per l'inserimento dell'obiettivo sull'apparecchio fotografico (innesto a vite), dall'altra la lente è in posizione un po' rientrata e il cilindro funge da paraluce. All'interno dell'obiettivo è inserito un diaframma a iride. La regolazione dell'apertura del diaframma avviene direttamente ruotando un anello in metallo posto sull'obiettivo in corrispondenza del diaframma (aperture da f/2 a f/16). Mediante un altro anello è possibile modificare la distanza tra le lenti (ovvero la distanza focale dell'obiettivo) per la messa a fuoco del soggetto inquadrato. La lettura della distanza può essere verificata controllando i valori riportati sulla scala di riferimento incisa in prossimità dell'anello. Sono possibili profondità di campo da 50cm all'infinito. La parte esterna dell'obiettivo è coperta e protetta da un tappo in materiale plastico. Caratteristiche: focale 58mm, diaframma max f2, angolo di campo 44°
Funzione: Utilizzato inserito su un apparecchio fotografico, questo obiettivo permette la regolazione dell'apertura del diaframma e della distanza di ripresa (messa a fuoco). Questo obiettivo standard, normalmente fornito in dotazione con l'acquisto dell'apparecchio fotografico, consente riprese fotografiche in condizioni di luce e distanze intermedie.
Modalità d'uso: Inserito l'obiettivo sull'apparecchio fotografico, si ruotano gli anelli corrispondenti alla regolazione del diaframma e della messa fuoco. I valori possono essere controllati sulle scale di riferimento riportate sull'obiettivo stesso.
Notizie storiche: A partire dagli anni '20 del XX secolo nell'ex URSS iniziò la spinta verso l'industrializzazione del Paese. Vennero create comuni in cui le persone lavoravano in diversi settori, ricevendo alta formazione dalle Università Statali. Nel 1932 vennero in questo modo prodotti i primi articoli nel settore della fotografia ovvero i primi apparecchi fotografici copiati dai modelli Leica a cura dell'azienda FED, nata per dare un lavoro e quindi un futuro ai bambini ucraini orfani. La qualità dei prodotti russi era molto buona e gli standard richiesti dalle aziende stesse molto elevati. Nacquero numerose aziende e la produzione aumentò velocemente. Negli anni '40 furono diverse le aziende di produzione nel settore dell'ottica di precisione che si dedicarono ad articoli fotografici: obiettivi ed apparecchi. Nel 1941 nacquero, per decisione ministeriale, negozi di prodotti di ottica di precisione e durante la Seconda Guerra Mondiale, la richiesta di binocoli, mirini ecc per il settore militare divenne molto pressante e venne soddisfatta dalla KMZ di Krasnogorsk (Mosca). Alla fine della guerra Stalin volle supportare lo sviluppo verso l'autonomia dei singoli stati dell'URSS e la KMZ divenne gioiello di punta della Russia, con l'aiuto della Germania. Sin dall'inizio la produzione fu mirata a prodotti di alta qualità e ben presto divenne una produzione interamente interna. A metà degli anni '50 i prodotti KMZ, GOMZ, KIEV ARSENAL erano assolutamente competitivi con quelli europei anche se largamente rivolti al mercato interno. La Zenit E, prodotta dalla KMZ dal 1965 al 1981, è stata venduta in più di tre milioni di esemplari e normalmente montava un obiettivo Helios 58mm o un Industar 50mm. Molti di questi prodotti sono stati largamente venduti in Italia anche nei mercatini di Russi, Polacchi, Ucraini ecc., soprattutto negli anni '80 e '90.
Autore: KMZ (costruttore) (1942/ 2005)
Datazione: ca. 1977
Materia e tecnica: metallo; vetro
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 6 cm x Ø 6 cm
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Riferimenti bibliografici
Hedgecoe J. "Fotografare : tecnica e arte", Milano 1976, pp. 40-43
Credits
Compilazione: Ranon, Simona (2008)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST110-00392/
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