Ernemann Unette - apparecchio fotografico - industria, manifattura, artigianato
Ernemann
Descrizione
Apparecchio fotografico di forma cubica e di piccole dimensioni, realizzato in legno. Nella parete frontale è inserito l'obiettivo, a fuoco fisso e costituito da una lente a menisco con apertura 1:12.5, con otturatore a ghigliottina e tre diaframmi costituiti da una lastrina metallica con tre fori di diverso diametro per aperture 12.5, 18, 25. In corrispondenza dell'otturatore è possibile selezionare la modalità di scatto dell'otturatore, posa o istantanea, e la dimensione del diaframma. Lo scatto poteva avvenire mediante la levetta di scatto inserita sul porta obiettivo o mediante uno scatto flessibile che si inseriva nell'apposito foro posizionato vicino al pulsante di scatto. Superiormente è inserito un mirino Newtoniano ripiegabile, in metallo. Sbloccando il dispositivo di chiusura posto frontalmente, è possibile aprire l'apparecchio per l'inserimento della pellicola in rullo da 35mm con retro in carta e non perforata. All'interno sono visibili la piccola camera oscura in legno e i due vani porta bobine della pellicola posti superiormente e inferiormente. Una rotella posta esternamente in corrispondenza della bobina superiore permette l'avanzamento della pellicola. Sulla faccia posteriore è presente una finestrella trasparente rossa per la lettura del numero del fotogramma direttamente sul retro della pellicola posta all'interno.
Funzione: Apparecchio fotografico portatile molto semplice da utilizzare, adatto per usi amatoriali. Permetteva di realizzare 24 negativi di formato 22x33mm, su pellicole da 35mm con retro in carta e non perforate.
Modalità d'uso: Dopo aver caricato l'apparecchio fotografico con la pellicola e scelto il soggetto da fotografare, il fotografo posiziona l'apparecchio in quella direzione e guarda nel mirino per scegliere l'inquadratura preferita. Inserito il diaframma necessario e la modalità di scatto dell'otturatore, agendo sul dispositivo di scatto, il fotografo permette alla luce di entrare nella camera oscura ed impressionare la pellicola fotografica con l'immagine scelta. Mediante l'apposito dispositivo il fotografo poteva poi far avanzare la pellicola al fotogramma successivo.
Notizie storiche: Gli apparecchi fotografici a cassetta (in inglese "box camera") furono introdotti sul mercato dalla Kodak nel 1888 con il modello Kodak N°1. Lo slogan pubblicitario diceva: "You push the button - we do the rest.", ovvero tu premi il pulsante e noi facciamo il resto, ad indicare la semplicità d'uso di questo apparecchio fotografico. Dopo i primi modelli a fuoco fisso e senza possibilità di messa a fuoco o regolazione del diaframma e dei tempi di posa, si ebbero apparecchi, come questo, anche con alcune di queste funzioni ma comunque ridotte a poche possibilità. Naturalmente con questi strumenti non era possibile ottenere immagini di grande qualità ma chiunque era in grado di non fare errrori ed imparare a comporre un'immagine, far scattare un otturatore e maneggiare un apparecchio fotografico. Quasi tutti i costruttori di apparecchi fotografici di quel tempo produssero modelli più o meno accessoriati di queste box camera. Questo apparecchio, nato nel 1924 sotto il marchio Ernemann continuò ad essere prodotto sotto il marchio Zeiss Ikon fino al 1929 circa. Questo modello fu uno dei primi ad utiizzare pellicole da 35mm. Queste pellicole avevano il retro in carta e non erano forate longitudinalmente come le successive 35mm.
Autore: Ernemann (progettista/ costruttore) (1899/ 1926)
Datazione: ca. 1924 - ca. 1926
Materia e tecnica: legno; pelle; metallo; vetro
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 7 cm x 8.5 cm x 9 cm
Peso: 200 g
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Riferimenti bibliografici
Price Guide "Price Guide to Antique & Classic Cameras 1995 - 1996", Grantsburg, USA 1994, p. 190
McKeown J./ McKeown J. "Collectors Guide to Kodak Cameras", Grantsburg, U.S.A. 1981, pp. 51-67
Credits
Compilazione: Ranon, Simona (2008)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST110-00443/
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