Polaroid Land Colorpack 80 - apparecchio fotografico - industria, manifattura, artigianato
Polaroid Corporation
Descrizione
Apparecchio di forma trapezoidale prevalentemente costruito in materiale plastico nero. Nella parte superiore, al centro, è fissato un mirino ottico con paraluce in gomma. Nella parte frontale sono inseriti tutti i dispositivi d'uso. Superioremente si trovano un selettore a slitta per il tipo di pellicola (75 per il colore, 3000 per il bianco e nero) e il pulsante di scatto dell'otturatore che funziona anche da blocco dell'otturatore stesso (per evitare scatti accidentali). Lateralmente è presente il dispositivo per l'inserzione del cuboflash, protetto da uno sportello in plastica trasparente. Frontalmente sono presenti l'obiettivo con indicate le distanze di ripresa per la messa a fuoco (ottenibile ruotando la ghiera posizionata sull'obiettivo stesso) e un anello per la selezione della luminosità (chiaro/scuro). La parete posteriore dell'apparecchio è incernierata sul lato sinistro e apribile. Sbloccato il fermo metallico posto sul lato destro l'apparecchio si apre per il cambio del caricatore contenente le pellicole con l'apposito spargi-reagente. A sportello aperto è visibile la camera oscura ed è possibile accedere alle batterie dell'apparecchio. Lateralmente è inserita un'impugnatura in materiale plastico e metallo. Sulla parete posteriore è inserita una placca metallica estraibile contenente le istruzioni per l'uso dell'apparecchio e della busta speciale Polaroid N° 195. All'interno dello sportello è inserita un' etichetta in plastica con le istruzioni per pulire il dispositivo spargi-reagente.
Funzione: Apparecchio fotografico a sviluppo rapido adatto anche per usi professionali. Di semplice impiego produce, in pochi minuti, stampe positive stabili a colori o in bianco e nero di formato 6.9x7.2cm (dimensioni dell'immagine) con pellicole filmpack Serie 80. Non si ha il negativo. Per ogni filmpack si potevano realizzare 8 immagini.
Modalità d'uso: Apparecchio fotografico di facile uso. Si seleziona la pellicola (colore/bianco e nero) con l'apposito dispositivo a slitta, si seleziona la luminosità con l'apposito anello (chiaro/scuro), si selziona la distanza di ripresa sull'obiettivo. Sbloccato il pulsante di scatto lo si preme delicatamente, fino in fondo. Se si utilizza il flash: inserire il cuboflash nell'apposio alloggio, bloccandolo ruotando in senso orario di 45°. Distanza ideale di ripresa con il flash: 1,5 metri. Dopo l'uso il cuboflash ruoto automaticamente. Per sviluppare la pellicola: tenendo l'apparecchio per l'impugnatura (lasciandolo pendere) estrarre la linguetta bianca, compare la linguetta gialla. Estrarre anche la linguetta giala lentamente: ha inizio lo sviluppo. Attendere i tempi indicati sul filmpack e separare la foto dalla linguetta. Buttare la linguetta in un portarifiuti. In caso di riprese a colori a temperature di 18 °C o inferiori è necessario utilizzare le Buste Speciali Polaroid N° 195. Prima dell'uso scaldare la Busta Speciale in una tasca interna della giacca per circa 5 minuti. Posizionare l'anello della luminosità su una posizione più chiara rispetto a quanto indicato sul filmpack. Scattare la fotografia. Dopo aver estratto la linguetta gialla introdurre la pellicola nella Busta Speciale lasciando sporgere la linguetta all'esterno. Sviluppare la fotografia per 60m secondi tenendo la Busta Speciale tra il corpo e il braccio.
Notizie storiche: Il supporto iniziale delle pellicole Polaroid a sviluppo istantaneo venne brevettato e registrato nel 1929 (Brevetto 1918848) dalla Polaroid Corporation e sviluppato successivamente nel 1932 da Edwin H. Land. La prima fotocamera a sviluppo istantaneo risale al 1947, anno in cui Edwin Land presentò la Polaroid Instant Camera all'Optical Society of America. Fino al 1963 erano possibili solo stampe in b/n, da quella data divennero disponibili anche stampe istantanee (circa 60 secondi) a colori. Se le prime fotocamere istantanee erano pesanti e ingombranti, solo per immagini in b/n e con problemi di stabilità nel tempo, ben presto divennero più leggere, più semplici da usare e con minori problemi di stabilità e di inquinamento (le prime fotocamere istantanee producevano un negativo da buttare al momento poi si introdusse l'uso di caricatori contenenti più pellicole). Nel 1972 la Polaroid introdusse sul mercato la prima reflex monoculare a sviluppo rapido con batteria incorporata nel caricatore. Dal 1985 anche la Kodak cominciò a produrre apparecchi a sviluppo istantaneo e gli affari della Polaroid iniziarono ad andare male. La polaroid fece causa alla Kodak, vincendo. La Kodak dovette ritirare dal mercato i suoi apparecchi a sviluppo rapido. Dal febbraio 2008 le pellicole Polaroid a sviluppo istantaneo non vengono più prodotte. Oggi le fotocamere a sviluppo istantaneo Polaroid sono state sotituite dalle nuove Zink che contengono una piccolissima stampante a colori che opera su una carta fotografica particolare, fatta di pigmenti cristallini che si colorano grazie a un processo termico. Questo modello Colorpack 80 venne prodotto dalla Polaroid, dal 1971 al 1976, solo per esportazione ed era simile al modello Colorpack II venduto negli Stati Uniti. Sul retro dell'apparecchio venivano inserite delle istruzioni per l'uso in diverse lingue e le indicazioni delle distanze di ripresa erano solo in metri. Queste fotocamere avevano otturatore elettronico (velocità di scatto da 1/500 di secondo a 10 secondi), esposizione automatica, potevano essere utilizzati con cuboflash, si potevano selezionare due velocità della pellicola (75 o 3000) e a ciscuna corrispondeva un'apertura fissa dell'obiettivo. Il modello Colorpack II, prodotto dal 1969 al 1972, fu il primo a colori venduto a buon prezzo (sotto i 30 Dollari) e il primo a colori con corpo in plastica. Fu un modello molto diffuso.
Autore: Polaroid Corporation (costruttore) (1937/)
Datazione: ca. 1971 - ca. 1976
Materia e tecnica: metallo; materiale plastico; vetro
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 15.5 cm x 14.5 cm x 15 cm
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Riferimenti bibliografici
Hedgecoe J. "Fotografare : tecnica e arte", Milano 1976, pp. 222-223
Williamson D. "Comprehensive Guide for Camera Collectors", Atglen, USA 2004, pp. 158-160
Credits
Compilazione: Ranon, Simona (2008)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST110-00466/
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