Agfa Varioscop 60 - ingranditore fotografico - industria, manifattura, artigianato
AGFA AG
Descrizione
Questo dispositivo, a sviluppo verticale, è costituito da un corpo superiore, collegato mediante molle e tiranti ad una colonna rigida a sua volta fissata ad una base in legno. E' possibile la regolazione della distanza tra ingranditore vero e proprio e base, così da poter variare il fattore di ingrandimento. Il corpo superiore è costituito da un apparecchio illuminante, alimentato a corrente elettrica, con lente condensatrice e un soffietto in tela con lunghezza variabile. Alzando e abbassando il corpo centrale il soffietto varia automaticamente la sua lunghezza. Tra condensatore e soffietto è inserito un telaio per il posizionamento del negativo da proiettare per la stampa. Due maniglie poste all'altezza di questo telaio permettono di orientare orizzontalmente il dispositivo. Sotto al soffietto è inserito un obiettivo Agfa Color Magnolar 1:4,5 f=105cm con messa a fuoco regolabile e diaframma a iride (aperture da f/4,5 a f/22).
Funzione: Proiezione, ingrandimento e riproduzione di immagini fotografiche. La proiezione di un'immagine fotografica negativa su carta sensibile permetteva di ottenere positivi anche di dimensioni diverse rispetto al negativo originale. Il fattore d'ingrandimento dipende dalla focale dell'obiettivo: in questo caso erano possibli ingrandimenti da 1, 5 a 6 volte, partendo da negativi di formato 6x9cm. Apparecchio adatto sia per fotografi dilettanti che professionisti.
Modalità d'uso: Sistemato il negativo nel telaietto, si accende la luce che, attraverso il condensatore, il negativo e l'obiettivo, traccerà sul piano di lavoro l'immagine presentata dal negativo. La qualità dell'immagine può essere migliorata grazie al sistema di messa a fuoco (ovvero variando la lunghezza del soffietto). Alla base del soffietto dovrebbe essere inserito un obiettivo, di solito con diaframma che permetta di variare la quantità di luce emergente dall'ottica. Il formato dell'immagine sul piano di lavoro dipende dagli spostamenti verticali fatti compiere alla parte superiore dell'ingranditore. L'esposizione si ha quando, collocata la carta fotografica sul piano di lavoro ed escluso il filtro rosso dal percorso dei raggi luminosi, si accende la lampada dell'ingranditore per il tempo necessario.
Notizie storiche: Con stampa si possono intendere due diversi procedimenti. Il primo è la stampa a contatto ottenuta mettendo il negativo a contatto con della carta fotografica, che viene impressionata esponendola alla luce. Il secondo prevede l'impiego dell'ingranditore tramite il quale l'immagine del negativo viene proiettata sulla carta sensibile. Se la stampa a contatto ha dimensioni uguali a quelle del negativo da cui deriva, con l'ingranditore si possono ottenere stampe di dimensioni molto maggiori rispetto al negativo, a seconda dell'obiettivo usato. L'uso dell'ingranditore si è reso necessario soprattutto con la nascita dei negativi di piccole dimensioni su vetro prima e su pellicola poi. Se con i primi apparecchi da studio o da terrazza era sufficiente ottenere stampe a contatto o al limite proiettare le immagini per visioni più grandi, con i negativi in medio e piccolo formato si è reso necessario l'uso di ingranditori per ottenere immagini di dimensioni superiori.
Autore: AGFA AG (costruttore) (1867/)
Datazione: ca. 1950 - ca. 1955
Materia e tecnica: metallo; vetro; legno; tela
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 58.5 cm x 75 cm x 122 cm
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Riferimenti bibliografici
Hedgecoe J. "Fotografare : tecnica e arte", Milano 1976, pp. 188-189
AGFA "AGFA Hauptkatalog", Monaco 1953, pp. 108-109
Credits
Compilazione: Ranon, Simona (2008)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST110-00478/
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