Canon PowerShot Pro 70 - apparecchio fotografico - industria, manifattura, artigianato

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Canon PowerShot Pro 70 - apparecchio fotografico - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Apparecchio fotografico dal design ergonomico, in metallo e materiale plastico impermeabile. L'obiettivo è inserito nella parte sinistra dell'apparecchio mentre sul lato destro si trovano i dispositivi d'uso (modalità di scatto, qualità e dimensioni delle foto, ecc). Nella parte cilindrica contenente l'obiettivo si trova il mirino ottico. La parte del dorso dell'apparecchio in corrispondenza dell'obiettivo è apribile e contiene un visore LCD per la visione del soggetto da fotografare, in modalità di ripresa, o dell'immagine fotografata, in modalità di visione. Sopra al cilindro contenente l'obiettivo si trova una slitta per l'inserzione del flash elettronico esterno e una rotella per l'impostazione del dispositivo esterno a cui è possibile collegare l'apparecchio (TV, videoregistratore, PC), sul lato sinistro si trova il comando per azionare lo zoom. Vicino alla slitta del flash è inserito un microfono per la registrazione dell'audio durante le riprese video. Nella parte destra dell'apparecchio, superiormente, si trova un display digitale per l'indicazione dei valori impostati che possono essere selezionati mediante i pulsanti posti accanto al display stesso. In particolare il pulsante "menu" permette di accedere alle impostazioni dell'apparecchio (software, informatical.) In posizione più avanzata si trova il pulsante di scatto mentre sul dorso, in alto si trovano i pulsanti per modificare il contrasto. L'apparecchio è contenuto in una custodia in pelle apribile, avvitata sull'apparecchio stesso, con tracolla in materiale sintetico. Sono inoltre presenti sei batterie ricaricabili, di cui due con custoidie in plastica e un carica batterie da collegare alla rete elettrica.

Funzione: Apparecchio fotografico di qualità ma non professionale per fotografie e video digitali. Immagini e video vengono registrati su una scheda di memoria compact-flash da 15 MB incorporata. Si possono ottenere immagini con risoluzione massima 1536x1024 pixel o 512x768 per una compressione jpeg regolabile.

Modalità d'uso: Acceso l'apparecchio, si sceglie la modalità d'uso (foto o video), si guarda nel mirino o sullo schermo LCD e si regola con il comando dello zoom l'inquadratura desiderata. Premendo il pulsante di scatto si registra su formato digitale un file immagine o un file video. I dati vengono memorizzati su una scheda di memoria compact-flash. Con il tasto menù sono possibili le regolazioni di alcuni parametri d'uso. In modalità di visione è possibile rivedere l'immagine o il video registrati sul visore LCD.

Notizie storiche: Le fotocamere possono essere suddivise in due gruppi in base al metodo di acquisizione (analogico o digitale) utilizzato per memorizzare l'immagine. La fotocamera analogica, o "tradizionale", è rimasta pressoché immutata nelle funzioni basilari e nelle modalità di acquisizione dell'immagine latente su supporto chimico emulsionato su lastra o pellicola. La fotocamera digitale, di recente realizzazione, ha soppiantato, anche se non del tutto, la fotocamera tradizionale. Le fotocamere digitali sono macchine fotografiche che utilizzano, al posto della pellicola fotosensibile, un sensore in grado di catturare l'immagine e trasformarla in un segnale elettrico di tipo analogico. Gli impulsi elettrici vengono convertiti in digitale da un convertitore A/D nel chip di elaborazione e trasformati in un flusso di dati digitali atti ad essere immagazzinati in vari formati (file) su supporti di memoria. I file immagine vengono memorizzati su memorie interne alla fotocamera o esterne su schede di memoria realizzate con celle a semiconduttore che possono essere di vario tipo: CompactFlash, MemoryStick, MultiMedia, Secure Digital, SmartMedia, XD. Oppure su schede a supporto magnetico tipo Microdrive o su supporto ottico di memorizzazione mini CD-Rom. Le immagini possono essere salvate in diversi formati: JPG (il più diffuso nelle fotocamere economiche, di piccole dimensioni ma con perdita di dati), TIFF (salva immagini senza perdita di informazioni), BMP (poco usato date le grandi dimensioni, immagini salvate senza compressioni), RAW (formato utilizzato dai professionisti e dai fotoamatori evoluti. Una fotocamera settata per salvare il formato RAW di una istantanea salverà nella memoria utente esattamente l'output digitalizzato ottenuto dal sensore della fotocamera stessa, senza alcun tipo di modifica se non la conversione Analogico/Digitale (conversione A/D). ). I dati dovranno essere quindi ricomposti su un computer mediante software creati per lo specifico sensore utilizzato. Solo successivamente le immagini così ricomposte ed eventualmente regolate in luminosità ed altro, saranno convertibili ed utilizzabili in qualsiasi formato conosciuto. Il principale vantaggio di questo formato va ricercato nella modalità di registrazione del file e nelle possibilità di elaborazione che esso offre successivamente allo scatto). Si trovano in commercio fotocamere digitali reflex, compatte o vie di mezzo dette "prosumer" (professional-consumer) con obiettivo fisso (non intercambiabile) e zoom. Oggi vengono prodotte fotocamere digitali di ogni forma e dimensione: alcune assomigliano a videocamere, altre sono piccolissime e sottili. Vi sono con involucri in plastica o metallo, colorati o trasparenti. Un parametro distintivo delle fotocamere digitali è quello della risoluzione. Per ottenere una buona fotografia non occorre in realtà una risoluzione altissima, ma risulta essere molto più importante un'ottica di qualità, un sensore che abbia un buon rapporto segnale rumore, una buona gamma dinamica ed infine in funzione delle esigenze di stampa si sceglierà il numero di pixel del sensore. Altro parametro a cui andrebbe rivolta una certa importanza per i fotografi professionisti è la questione dell'interpolazione cromatica ovvero di come vengono generati i pixel che non vengono catturati dal sensore ma servono a generare il valore di cromia dell'immagine. In tutte le fotocamere che adottano un sensore con Color Filter Array si usa l'interpolazione per generare in ogni pixel le due componenti cromatiche mancanti e in questo caso si tratta propriamente di interpolazione cromatica.

Autore: Canon (costruttore) (1933/)

Datazione: ca. 1998 - ca. 1999

Materia e tecnica: materiale plastico; metallo; vetro; pelle; materiale sintetico

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 14.5 cm x 13.5 cm x 9.5 cm

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2008)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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