Kinéclair Serie A N° 22 - proiettore cinematografico - industria, manifattura, artigianato

Eclair

Kinéclair Serie A N° 22 - proiettore cinematografico - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Proiettore cinematografico da tavolo. Sopra una scatola in legno sono fissate due bobine porta pellicole da 35mm, una per la pellicola da proiettare l'altra per avvolgere la pellicola già proiettata, e in mezzo ad esse l'apparato illuminante. Questo è disposto in verticale ed è costituito da un cilindro in ottone con camino, che conteneva la lampada ad alimentazione elettrica (ora mancante) e che termina, nella parte inferiore con una lente condensatrice. L'apparato illuminante è libero di scorrere lungo un'asta verticale così da permettere la variazione dell'intensità di luce. In corrispondenza del fascio illuminante che fuoriesce verso il basso, sul piano superiore della base in metallo, in orizzontale, è inserita una guida nella quale passa la pellicola mentre scorre da una bobina all'altra trascinata dai due cilindri con dentini sporgenti sui lati che si incastrano nei fori della pellicola stessa. Il meccanismo di trascinamento della pellicola e gli altri dispositivi di trasmissione del moto alle bobine sono azionati mediante una manovella posta sulla prima bobina. Le due aste porta bobine sono collegate mediante catene, ruote dentate e una lunga molla per la trasmissione del moto. Dentro alla scatola, un prisma a riflessione totale devia il fascio verso l'obiettivo da proiezione. Mediante una rotella posta all'esterno della scatola è possibile la messa fuoco. Lateralmente, sulla base si trovano due boccole per i collegamenti elettrici. Dall'altra parte una manovella, collegata con un volano, permette la rotazione dell'otturatore interno costituito da un disco in metallo con fessure di diverse dimensioni.

Funzione: Proiettore cinematografico da tavolo portatile utilizzato per proiezioni collettive in luoghi quali scuole, chiese, club, case private. Utilizzava pellicole da 35mm. Il proiettore è una macchina che proietta, a intervalli regolari, un fotogramma impresso su una pellicola cinematografica che viene fatta scorrere in maniera continua. Un obiettivo mette a fuoco l'immagine risultante su uno schermo.

Modalità d'uso: Si dispone il proiettore di fronte ad un muro bianco o a un telo, si inserisce la pellicola presente nella bobina debitrice nel telaio guida pellicola, si accende la lampada elettrica, si mette a fuoco l'immagine agendo sull'apposita rotella e si procede con la proiezione azionanando la manovella. La pellicola visionata viene raccolta nella bobina ricevitrice. E' meglio proiettare al buio o in condizioni di luce scarsa.

Notizie storiche: Il primo spettacolo a pagamento della storia del cinema fu tenuto dai fratelli Lumiere a Parigi nel 1895 ed usava una pellicola da 35mm. Questa pellicola veniva prodotta dalla Eastmann Kodak con quattro perforazioni rettangolari poste sui lati di ciascun fotogramma, che inizialmente aveva dimensioni 18x24m. Venne utilizzato soprattutto per riprese e proiezioni professionali. Successivamente vennero prodotti diversi formati sia più grandi che ridotti rispetto a questo. I più grandi come il 70mm, per immagini più luminose e proiezioni su schermi più grandi, i più piccoli per questioni economiche a d uso amatoriale. In generale bisogna anche ricordare che il più grande passo avanti rispetto all'uso amatoriale di cineprese e proiettori venne fatto con l'avvento delle pellicole in acetato in sostituzione di quelle in nitrato, altamente infiammabile. Queste pellicole si sotituirono ovviamente anche nell'ambito professionale. I formati ridotti che ebbero maggiore diffusione furono il 9.5mm, il 16mm, l'8mm in tutte le sue varianti e il Super 8. La massima diffusione delle ultime cineprese a pellicola si ebbe tra il 1980 e il 1982. Nel 1985 la produzione cessò a causa dell'avvento del nastro magnetico. Oggi a sua volta superato dalle videocamere digitali. Le cineprese e i proiettori seguirono l'evoluzione delle pellicole, diventando sempre più piccoli e maneggevoli, adattandosi ai nuovi formati disponibili . Dal punto di vista tecnico l'evoluzione di obiettivi, diaframmi, otturatori, telemetri, ottiche porterà ad apparecchi sempre più accessoriati ma anche di facile uso soprattutto per il cineasta amatoriale. Questo prioiettore Kinéclair utilizzava pellicole da 35mm ed è l'antesignano della moviola. E' un proiettore particolare perchè il film scorre orizzontalmente, la sorgente di luce è verticale e l'immagine viene raddrizzata orizzontalmente da un prisma a riflessione totale. La progettazione di questo poriettore si deve a Charles Dupuis ed ha portato al brevetto francese 457.965 del 16/05/1913. Veniva commercializzato con lo slogan: quello che il fonografo è per le orecchie, kineclair lo è per gli occhi. Questo proiettore è stato esposto al Museo nella mostra "Ti ricordi? Il Museo ti rinfresca la memoria" dove sono presenti circa 30 oggetti che evocano suggestioni sugli ultimi 100 anni della nostra storia: l'agricoltura, il patrimonio industriale, i trasporti, le arti tessili, l¿ufficio e il commercio, le arti decorative, gli strumenti scientifici, la fotocinematografia

Autore: Eclair (costruttore) (1907/)

Datazione: ca. 1913 - ca. 1915

Materia e tecnica: metallo; ottone; legno; vetro

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 27 cm x 55 cm x 41 cm

Peso: 7.5 kg

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Montanaro C./ Comencini L. "Museo del Cinema Gianni Comencini : Collezioni della Fondazione Cineteca Italiana - Milano", Milano 2007, p.60

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2008)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

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