Durst D659 Duomat Super Color - ingranditore fotografico - industria, manifattura, artigianato
Durst; Schneider
Descrizione
Questo dispositivo è costituito da un corpo superiore, collegato mediante una colonna rigida ad una base in legno. Una rotella, posta sulla colonna, permette la regolazione della distanza tra ingranditore vero e proprio e base (al massimo di 60mm), così da poter variare la messa a fuoco. Il corpo superiore è apribile superiormente ed è costituito da un apparecchio illuminante (lampada da 100-200W), alimentato a corrente elettrica, con lente condensatrice estraibile frontalmente e un telaio porta filtro a colori (6x6cm) posto tra lampada e lente, estraibile frontalmente. Una rotella posta lateralmente permette di inclinare la posizione della lampada e quindi di avvicinarla/allontanarla dalla lente condensatrice. Il coperchio superiore può essere estratto e al suo posto può essere inserita una testa a colori (non in dotazione). Su retro, in corrispondenza della lampada, fuoriesce il cavo elettrico di alimentazione di rete. Sotto a questa parte illuminante è presente una fessura nella quale si inserisce il telaio porta negativi in metallo (lastre o pellicole). Nella parte inferiore di questo dispositivo sono inseriti due portaobiettivi ciascuno con un telaio circolare (che probabilmente conteneva un filtro rosso) posizionabile a piacere davanti agli obiettivi. Un porta obiettivo è vuoto, l'altro contiene un obiettivo Schneider Componar azzurrato 1:4,5 f=105cm con diaframma a iride ed aperture da f/4,5 a f/22 regolabili direttamente ruotando una ghiera sull'obiettivo stesso. Lo stesso obiettivo poteva essere inserito indifferentemente in ciascun portaobiettivo. Inserito in quello con f=50mm è da utilizzare per negativi 24x36mm e permette ingrandimenti da 2,3 a 16 volte, inserito in quello con focale f=105mm è da utilizzare con negativi 7x9cm e permette ingrandimenti da 1,4 a 7 volte. La messa a fuoco avviene ruotando tutto il cilindro che contiene l'obiettivo, ruotando l'apposito dispositivo posto sul fianco, che avvicina e allontana negativo e obiettivo. Un'asta laterale con pomello in materiale plastico permette di orientare orizzontalmente tutto il dispositivo e centrare l'immagine proiettata. Sulla base in legno fuoriesce un cavo di alimentazione di rete.
Funzione: Proiezione, ingrandimento e riproduzione di immagini fotografiche. La proiezione di un'immagine fotografica negativa su carta sensibile permetteva di ottenere positivi anche di dimensioni diverse rispetto al negativo originale. Il fattore d'ingrandimento dipende dalla focale dell'obiettivo: in questo caso erano possibili ingrandimenti da 1,4 a 7 volte, partendo da negativi di formato 7x9cm, e da 2,3 a 16 volte, partendo da negativi 24x36mm. Apparecchio utilizzato soprattutto da fotografi professionisti.
Modalità d'uso: Sistemato il negativo nel telaietto, si accende la luce che, attraverso il condensatore, il negativo e l'obiettivo, traccerà sul piano di lavoro l'immagine presentata dal negativo. La qualità dell'immagine può essere migliorata grazie al sistema di messa a fuoco (ovvero variando la posizione dell'obiettivo rispetto al negativo). L'obiettivo con diaframma permette anche di variare la quantità di luce emergente dall'ottica. Il formato dell'immagine sul piano di lavoro dipende dagli spostamenti verticali fatti compiere alla parte superiore dell'ingranditore. L'esposizione si ha quando, collocata la carta fotografica sul piano di lavoro ed escluso il filtro rosso dal percorso dei raggi luminosi, si accende la lampada dell'ingranditore per il tempo necessario.
Notizie storiche: Con stampa si possono intendere due diversi procedimenti. Il primo è la stampa a contatto ottenuta mettendo il negativo a contatto con della carta fotografica, che viene impressionata esponendola alla luce. Il secondo prevede l'impiego dell'ingranditore tramite il quale l'immagine del negativo viene proiettata sulla carta sensibile. Se la stampa a contatto ha dimensioni uguali a quelle del negativo da cui deriva, con l'ingranditore si possono ottenere stampe di dimensioni molto maggiori rispetto al negativo, a seconda dell'obiettivo usato. L'uso dell'ingranditore si è reso necessario soprattutto con la nascita dei negativi di piccole dimensioni su vetro prima e su pellicola poi. Se con i primi apparecchi da studio o da terrazza era sufficiente ottenere stampe a contatto o al limite proiettare le immagini per visioni più grandi, con i negativi in medio e piccolo formato si è reso necessario l'uso di ingranditori per ottenere immagini di dimensioni superiori. Questo ingranditore, prodotto dal 1946 al 1967, era venduto a Lire 216.000 (prezzo di listino del 1955).
Autore: Durst (costruttore) (1936/); Schneider (costruttore) (1913/)
Datazione: ca. 1946 - ca. 1967
Materia e tecnica: metallo; vetro; legno
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 60 cm x 60 cm x 110 cm
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Riferimenti bibliografici
Hedgecoe J. "Fotografare : tecnica e arte", Milano 1976, pp. 188-189
Credits
Compilazione: Ranon, Simona (2008)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST110-00664/
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