Voigtländer Kontrast - filtro fotografico - industria, manifattura, artigianato
Voigtländer & Sohn
Descrizione
Filtro fotografico di forma circolare con lente gialla. Inserzione a pressione davanti all'obiettivo. Il filtro è conservato in una custodia in pelle marrone di forma allungata con chiusura in metallo, tipo porta monete.
Funzione: I filtri gialli usati in fotografia in b/n contribuiscono a sottolineare il contrasto. In alternativa vanno impiegati con pellicole o lastre a colori ortocromatiche e pancromatiche e riducono la luce azzurra e violetta che giunge al negativo.
Modalità d'uso: Il filtro va anteposto all'obiettivo ed assorbe certe lunghezze d'onda o bande dello spettro cromatico della luce che lo attraversa. Per la correzione di valori cromatici e per speciali effetti si usano filtri di luce il cui colore e tonalità variano a seconda dello scopo che si vuole raggiungere. Usando lastre ortocromatiche, ad esempio, si rende necessaria l'applicazione di un filtro che lasci passare quei raggi dello spettro per i quali la lastra è resa maggiormente sensibile, solitamente giallo o verde a seconda del colore predominante del soggetto che si fotografa. Si utilizza un filtro giallo ad esempio per architetture, interni, riproduzione di quadri, fotografie in alta montagna. I filtri gialli esistono in diverse gradazioni. Il loro impiego, dato l'assorbimento di una certa quantità di radiazioni luminose, costringe ad un aumento del tempo di esposizione. Il fattore di questo aumento varia a seconda della luce, della sensibilità della pellicola e dei colori del soggetto.
Autore: Voigtländer & Sohn (costruttore) (1849/)
Datazione: ca. 1920 - ca. 1950
Materia e tecnica: metallo; vetro; pelle
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 1 cm x Ø 2.7 cm
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Riferimenti bibliografici
Hedgecoe J. "Fotografare : tecnica e arte", Milano 1976, pp. 216-217
Credits
Compilazione: Ranon, Simona (2008)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST110-00754/
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