Camera di Wilson, Officine Galileo 130610/001 - camera a nebbia - fisica
Officine Galileo
Descrizione
Camera cilindrica in metallo con coperchio in vetro trasparente. La base inferiore è costituita da uno stantuffo collegato con una leva posta lateralmente. Il funzionamento della leva è sincronizzato con l'emissione delle particelle ionizzanti.
Funzione: Camera a nebbia ad uso didattico. Era utilizzata per rendere visibile il cammino di particelle ionizzanti.
Modalità d'uso: Abbassando il fondo della camera si produce una brusca rarefazione dell'aria. Questa espansione è accompagnata da un raffreddamento e l'aria contenuta diviene sovrassatura. In queste condizioni, facendo attraversare la camera da particelle ionizzanti queste ionizzano gli atomi del vapore con i quali si scontra e attorno agli atomi ionizzati si formano delle goccioline (nebbia). Questa traccia dura alcuni istanti. Dalle sue caratteristiche si può determinare la natura delle particelle ionizzanti.
Notizie storiche: La camera di Wilson è stata ideata da Charles Thomas Rees Wilson nel 1899 e costruita per la prima volta nel 1911. Nel 1927 Wilson ricevette il premio per la Fisica per l'invenzione di questo dispositivo. L'efficienza della camera di Wilson venne aumentata, nel 1931, con l'introduzione a cura di Blackett e Occhialini di un sistema di contatori. La camera di Wilson è stato uno strumento di indagine importantissimo nello studio della Fisica Atomica degli anni '30 e '40. Ad esempio sono stati scoperti il positrone, la produzione di coppie, il muone. Successivamente la camera a nebbia è stata sostituita nello studio delle particelle elementari dalle camere a bolle e a scintilla.
Autore: Officine Galileo (progettista/ costruttore) (1864/ 2000)
Datazione: ca. 1960 - ca. 1970
Tipologia: camera a nebbia a funzionamento intermittente
Materia e tecnica: metallo; vetro
Categoria: fisica
Misure: 40 cm x 27 cm x 30 cm
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Credits
Compilazione: Ranon, Simona (2010)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST110-00839/
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