Uranya 19" automatic bonded - televisore - industria, manifattura, artigianato

Uranya

Uranya 19" automatic bonded - televisore - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Televisore squadrato con mobile in legno rivestito in materiale plastico e profili e accessori in plastica color rame. Poggia su piedi in metallo. Gran parte della parete frontale è occupata dallo schermo rettangolare del cinescopio autoprotetto rettangolare 19 pollici. A destro dello schermo, in colonna, si trovano un selettore per i canali VHF (da A a H), tre manopole per la regolazione della sintonia, del volume e del contrasto, quattro tasti per la selezione di canali preselezionati. Il retro, in plastica nera, è forato per l'aerazione. Sono presenti una rotella per la sintonia del 2° canale (UHF), i connettori per le antenne VHF e UHF (300 Ohm), viti per la regolazione della linearità e ampiezza verticale, dell'ampiezza orizzontale e della frequenza orizzontale, fusibili. Dal retro fuoriesce il cavo per il collegamento alla rete elettrica con interruttore. All'interno si hanno un circuito a 18 valvole e 5 diodi a cristallo (funzioni di valvole: 31), il cinescopio bonded, l'altoparlante.

Funzione: Apparecchio che riceve le immagini e i suoni trasmessi mediante il sistema della televisione (programmi televisivi). Visione in bianco e nero. Riceveva sia canali UHF che VHF, 8 canali preselezionati.

Modalità d'uso: Il cinescopio è l'elemento che permette la ricostruzione (o sintesi) delle immagini ricevute grazie a fenomeni elettromagnetici ed elettronici. Il cinescopio del televisore è infatti un tubo a raggi catodici che ha la funzione di trasformare i segnali elettrici provenienti da una sorgente in energia visibile. Il segnale utile che controlla l'intensità del raggio elettronico, viene collegato, tra griglia e catodo, a due dispositivi che permettono di focalizzare il fascio elettronico (il catodo emette elettroni per effetto termoelettronico) e deviarlo in maniera periodica grazie all'azione di campi magnetici (Forza di Lorentz). In questo modo il raggio colpisce un punto sulla superficie interna dello schermo (anodo). Questa superficie è rivestita di materiale fluorescente che eccitato dall'energia degli elettroni emette luce. I dispositivi di deflessione del fascio vengono pilotati dal segnale ricevuto permettendo la ricostruzione dell'immagine ogni 1/25 di secondo dando allo spettatore la percezione del movimento.

Notizie storiche: L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939. La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà nei primi anni un ruolo fondamentale. Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto. Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata. I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere. Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente. Prezzo di questo televisore, da listino ANIE del 1963-64: Lire 200.000.

Autore: Uranya (progettista/ costruttore) (attivo sec. XX seconda metà)

Datazione: ca. 1963 - ca. 1964

Materia e tecnica: legno; vetro; metallo; materiale plastico

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 57 cm x 34 cm x 44 cm

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Soresini F. "Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004", Albino (Bergamo) 2004, pp. 125-131 ff. 125-131

Verdegiglio D. "La TV di Mussolini : Sperimentazioni televisive nel Ventennio fascista", Roma 2003, pp. 222-231 p. 225

Grob B. "La televisione", Torino 1955

Catalogo radio "Catalogo radio, televisione, elettroacustica 1963-1964 / Associazione nazionale industrie elettrotecniche (ANIE)", Milano 1963, p. 311

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2010); Temporelli, Massimo (2010)

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