Radio Allocchio Bacchini 12 P 31 - televisore - industria, manifattura, artigianato
Allocchio Bacchini & C. - Ing. Costruttori
Descrizione
Apparecchio con mobile in legno, di forma squadrata con profili cromati e maniglia in metallo per il trasporto. Lo schermo rettangolare del cinescopio 12 pollici autoprotetto con angolo di deflessione 90°, occupa quasi tutta la parete frontale. Alla destra dello schermo si hanno il selettore per i canali VHF da A ad H1 e una manopola per la sintonia dei canali UHF (indicazioni numeriche da 4,7 a 8,7), tre manopole per la regolazione di volume, luminosità e contrasto, due tasti uno (nero) per la selezione del 1° o 2° programma della televisione italiana e l'altro (rosso) con indicazioni S ed A. Sul lato destro si ha una griglia in legno e tessuto a protezione dell'altoparlante circolare interno. Sulla parte superiore del retro si trova un'antenna incorporata estraibile e due prese per antenna UHF e VHF. Manca l'antenna a quadro per UHF. Sul retro, in plastica nera e forato per l'aerazione, si hanno una presa per l'auricolare, una per il collegamento di una batteria, una per il collegamento di un cavo per la rete elettrica, un fusibile, un variatore di tensione, due viti per la regolazione del sincronismo verticale e orizzontale. Circuito interno costituito da 16 diodi a cristallo, 28 transistor, 2 raddrizzatori metallici (funzioni elettroniche: n. 50).
Funzione: Apparecchio che riceve le immagini e i suoni trasmessi mediante il sistema della televisione (programmi televisivi). Visione in bianco e nero. Riceveva sia canali UHF che VHF (tutta la banda sia Standard italiano che CCIR Europeo). Sintonia a ricerca continua.
Modalità d'uso: Il cinescopio è l'elemento che permette la ricostruzione (o sintesi) delle immagini ricevute grazie a fenomeni elettromagnetici ed elettronici. Il cinescopio del televisore è infatti un tubo a raggi catodici che ha la funzione di trasformare i segnali elettrici provenienti da una sorgente in energia visibile. Il segnale utile che controlla l'intensità del raggio elettronico, viene collegato, tra griglia e catodo, a due dispositivi che permettono di focalizzare il fascio elettronico (il catodo emette elettroni per effetto termoelettronico) e deviarlo in maniera periodica grazie all'azione di campi magnetici (Forza di Lorentz). In questo modo il raggio colpisce un punto sulla superficie interna dello schermo (anodo). Questa superficie è rivestita di materiale fluorescente che eccitato dall'energia degli elettroni emette luce. I dispositivi di deflessione del fascio vengono pilotati dal segnale ricevuto permettendo la ricostruzione dell'immagine ogni 1/25 di secondo dando allo spettatore la percezione del movimento.
Notizie storiche: L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939. La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà nei primi anni un ruolo fondamentale. Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto. Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata. I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere. Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente. Prezzo di listino di questo televisore (catalogo ANIE 1967-68): Lire 169.000.
Autore: Allocchio Bacchini & C. - Ing. Costruttori (progettista/ costruttore) (1920/ 1970 ca.)
Datazione: ca. 1965 - ca. 1970
Materia e tecnica: vetro; metallo; legno
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 38 cm x 27 cm x 27 cm
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Riferimenti bibliografici
Soresini F. "Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004", Albino (Bergamo) 2004, pp. 125-131 ff. 125-131
Grob B. "La televisione", Torino 1955
Catalogo Radio "Catalogo radio, televisione, elettroacustica 1967-1968 / Associazione nazionale industrie elettrotecniche (ANIE)", Milano 1967, p. 280
Credits
Compilazione: Ranon, Simona (2010); Temporelli, Massimo (2010)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST110-00873/
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