Kennedy KE 4167 - televisore - industria, manifattura, artigianato

Kennedy

Kennedy KE 4167 - televisore - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Televisore con mobile in legno squadrato e con fronte in materiale plastico bianco e profili color oro. Poggia su piedi in metallo color oro, storti. Gran parte della parete frontale è occupata dallo schermo rettangolare del cinescopio, protetto da un vetro. A destro dello schermo, in colonna, si trova la spia di accensione, una griglia in plastica che protegge l'altoparlante interno, 4 manopole per la regolazione di luminosità 1°, luminosità 2°, contrasto, volume, 4 tasti per le selezioni: video, tono, int, 2° P.R. Sulle pareti laterali sono presenti griglie per l'aerazione. Il retro, in metallo verniciato di nero, presenta, sul lato, un selettore per i canali da A ad I delle bande VHF e una manopola per la sintonia fine. Sulla parete posteriore si hanno i connettori per antenne UHF e VHF, portafusibili, viti per la regolazione di linearità verticale, altezza e focalizzazione.

Funzione: Apparecchio che riceve le immagini e i suoni trasmessi mediante il sistema della televisione (programmi televisivi). Visione in bianco e nero. Riceveva sia canali UHF che VHF.

Modalità d'uso: Il cinescopio è l'elemento che permette la ricostruzione (o sintesi) delle immagini ricevute grazie a fenomeni elettromagnetici ed elettronici. Il cinescopio del televisore è infatti un tubo a raggi catodici che ha la funzione di trasformare i segnali elettrici provenienti da una sorgente in energia visibile. Il segnale utile che controlla l'intensità del raggio elettronico, viene collegato, tra griglia e catodo, a due dispositivi che permettono di focalizzare il fascio elettronico (il catodo emette elettroni per effetto termoelettronico) e deviarlo in maniera periodica grazie all'azione di campi magnetici (Forza di Lorentz). In questo modo il raggio colpisce un punto sulla superficie interna dello schermo (anodo). Questa superficie è rivestita di materiale fluorescente che eccitato dall'energia degli elettroni emette luce. I dispositivi di deflessione del fascio vengono pilotati dal segnale ricevuto permettendo la ricostruzione dell'immagine ogni 1/25 di secondo dando allo spettatore la percezione del movimento.

Notizie storiche: L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939. La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà nei primi anni un ruolo fondamentale. Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto. Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata. I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere. Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente.

Autore: Kennedy (costruttore) (notizie sec. XX metà)

Datazione: ca. 1955 - ca. 1965

Materia e tecnica: legno; vetro; metallo; materiale plastico

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 68 cm x 36 cm x 52.5 cm

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Soresini F. "Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004", Albino (Bergamo) 2004, pp. 125-131 ff. 125-131

Grob B. "La televisione", Torino 1955

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2010); Temporelli, Massimo (2010)

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