Remington N.7 - macchina per scrivere - industria, manifattura, artigianato
Wyckoff, Seamans & Benedict; Sholes Christopher Latham; Glidden Carlos
Descrizione
Macchina standard con telaio in ghisa verniciata di nero, a base rettangolare; dai lati sporgono quattro colonnine reggenti il piano di appoggio del carrello portarullo e della cesta delle leve. La tastiera AZERTY presenta 42 tasti bianchi di forma circolare, disposti su quattro file. Le leve dei tasti sono in legno. Gli 84 martelletti si trovano alle spalle della tastiera e riposano verticalmente, appesi attorno ad un'apertura circolare; i martelletti si muovo dal basso verso l'alto. Ai lati della cesta delle leve si trovano due bobine verticali per il nastro inchiostratore. Il carrello portarulli, è posizionato al di sopra della cesta delle leve ed è dotato, a destra, di una lunga maniglia per il movimento di ritorno; il carrello inoltre è ribaltabile per l'intervento manuale sulla cesta. Il rullo portacarta, rivestito di gomma è collocato sul carrello.
Modalità d'uso: L'abbassamento di un tasto aziona il cinematico e il martelletto portacaratteri scatta, colpendo il punto di battitura sul rullo dal basso verso l'alto. L'inchiostrazione avviene mediante nastro. Il passaggio alle maiuscole avviene mediante spostamento in avanti del carrello. Attraverso un sistema di scappamento, il carrello portacarta compie uno spostamento ad ogni battuta di tasto, permettendo la composizione di una riga. La scrittura è invisibile
Notizie storiche: Il nome Remington ha profondamente segnato la storia delle macchine per scrivere fin dagli esordi: fu infatti proprio la E. Remington & Son ad inaugurare la produzione industriale della macchina per scrivere nel 1876. Seppure la società si ritirò piuttosto precocemente dal mercato delle macchine per scrivere, il marchio Remington, passato a nuovi proprietari, continuò a rappresentare il simbolo stesso della macchina per scrivere. Il modello N.7 della Remington giunse sul mercato nel 1896 come sviluppo del precedente modello N.5; insieme ai due modelli N.8 e N.9 ad esso associati, fu l'ultimo modello Remington ad essere a scrittura invisibile, con il carrello a copertura della cesta delle leve. Con l'avvento della Underwood infatti, la scrittura visibile grazie alla battuta frontale dei martelletti si impose come la più diffusa soluzione progettuale delle macchine per scrivere e fu adottata anche sulla successiva Remington N.10. In ogni caso, rispetto le macchine precedenti, la Remington N.7 montava un nuovo sistema di scappamento che garantiva un miglior tocco e una spaziatura più accurata; prevedeva inoltre miglioramenti alla gestione dei marginatori con il blocco della tastiera una volta raggiunta la fine della riga.
Autore: Wyckoff, Seamans & Benedict (costruttore) (1882/ 1903); Sholes Christopher Latham (inventore) (1819/ 1890); Glidden Carlos (inventore) (1813/ 1906)
Datazione: post 1895 - ante 1914
Tipologia: macchina da scrivere; macchina dattilografica
Materia e tecnica: ghisa; acciaio; gomma; legno; ebanite
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 41 cm x 40 cm x 28 cm
Peso: 18 kg
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Riferimenti bibliografici
Tilghman Richards, G. "The History and development of typewriters", London 1964
Credits
Compilazione: Meroni, Luca (2008)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST120-00041/
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