Mignon N.4 - macchina per scrivere - industria, manifattura, artigianato

Hefner-Alteneck Friedrich von; Allgemeine-Elektricitats-Gesellschaft (AEG)

Mignon N.4 - macchina per scrivere - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

La macchina è installata su un basamento rettangolare in legno, predisposto alla chiusura con un coperchio. Il telaio metallico è verniciato di nero. La parte sinistra della macchina è costituita da un quadrante rettangolare su cui sono riportati lettere, numeri e segni di interpunzione; sul quadrante si muove un puntatore connesso al cilindro portacaratteri. Il cinematico è ricoperto da un calotta protettiva, dalla quale sporgono due tasti argentati. Un terzo tasto è posizionato a destra della calotta. Ai lati della calotta sono inoltre sistemati due portanastri in posizione verticale. Dal punto di vista tipologico, questa macchina può essere considerata sia ad indice posizionabile, dato che la scelta del carattere da stampare avviene mediante indice, sia ad elementi intercambiabili, visto che è possibile cambiare l'alfabeto sostituendo il cilindro portacaratteri e il quadrante

Modalità d'uso: Muovendo longitudinalmente il puntatore sul quadrante, si trasmette il movimento al cilindro che ruota nella posizione corrispondente al carattere selezionato. Abbassando il tasto destro il cilindro scatta in avanti, battendo il carattere sul foglio di carta nel rullo. Il tasto sinistro serve per la spaziatura. L'inchiostrazione avviene mediante nastro inchiostrato. Attraverso un sistema di scappamento, il carrello portacarta compie uno spostamento ad ogni battuta di tasto, permettendo la composizione di una riga.

Notizie storiche: Il modello N. 4 fu l'ultima versione della Mignon ad essere prodotta. Apparso nel 1924, venne prodotto fino al 1934 in circa 200.000 esemplari, venduti sia in Germania che esportati verso gli altri Paesi europei. In base al numero di serie, è possibile datare questo esemplare attorno al 1929. Rispetto ai precedenti versioni della Mignon, il modello N. 4 fu fornito di un terzo tasto per il movimento di ritorno del carrello. Le macchine per scrivere Mignon della A.E.G. furono le più diffuse tra le macchine a tasto unico, rimanendo molto popolari fino all'ultimo anno di produzione, grazie alla semplicità del funzionamento, all'economicità e alla velocità di utilizzo; un operatore esperto poteva raggiungere infatti la velocità di 250-300 caratteri al minuto. Il quadrante e il cilindro portacaratteri erano sostituibili per l'adattamento ai diversi alfabeti.

Autore: Hefner-Alteneck Friedrich von (progettista) (1845/ 1904); Allgemeine-Elektricitats-Gesellschaft (AEG) (costruttore) (1883/)

Datazione: ca. 1929

Tipologia: macchina da scrivere; macchina dattilografica; macchina per scrivere ad elementi intercambiabili

Materia e tecnica: metallo; plastica; gomma; legno

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 35.5 cm x 33.5 cm x 21 cm

Peso: 22 kg

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Tilghman Richards, G. "Handbook of the collection illustrating typewriters : a brief outline of the history and development of the correspondence typewriter with reference to the national collection, and descriptions of the exhibits", London 1948

Mostra celebrativa "Mostra celebrativa della invenzione della macchina per scrivere sotto gli auspici del Ministero della P.I. : centenario del brevetto di Giuseppe Ravizza : novembre 1955", Milano 1955, p. 50

Dal cembalo "Dal cembalo scrivano alla scrittura elettronica : più di un secolo di macchine per scrivere : Firenze, 25 maggio - 30 giugno 1985", Firenze 1985

Credits

Compilazione: Meroni, Luca (2008)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).