IBM Model B Executive - macchina per scrivere - industria, manifattura, artigianato

I.B.M.

IBM Model B Executive - macchina per scrivere - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Macchina standard con telaio metallico verniciato di grigio e carrello lungo. La tastiera presenta 44 tasti in plastica di forma quadrata, disposti su 4 file; la macchina è dotata inoltre di due barre spaziatrici affiancate. Sul lato frontale della macchina sono posizionati i quattro interruttori del tabulatore e del selezionatore del colore del nastro. Gli 88 caratteri sono montati su martelletti riposanti nella cesta delle leve semicircolare. Una calotta protettiva asportabile in metallo ricopre la cesta e due portanastri. Ai fianchi della macchina sono collocate due scatole apribili e dotate di una guida, contententi altre due bobine di nastro in polietilene. Sulla macchina è montato un carrello lungo, sprovvisto di leva per il ritorno. Al di sotto del lato anteriore destro della macchina si trova l'interruttore per l'accensione; dal retro esce il cavo elettrico terminante con una spina europea a due poli. La macchina è accessoriata con un telo di copertura.

Modalità d'uso: Un motorino elettrico mantiene in rotazione un albero orizzontale all'interno della macchina. Il leggero tocco di un tasto comporta l'avvicinamento della camma della leva del tasto all'albero rotante; la camma riceve un colpo che fa scattare il martelletto portacarattere. L'azione di un martelletto comanda il movimento del carrello e del nastro. Tutti gli altri meccanismi - ritorno del carrello, spaziature, passaggio alle maiuscole, tabulatore, riavvolgimento del nastro - operano elettricamente, comandati ognuno da un apposito tasto sulla tastiera. Le due barre spaziatrici comandano degli spostamenti rispettivamente di due o tre unità, combinabili per la giustificazione di una riga.

Notizie storiche: Lo sviluppo di macchine elettriche ha rappresentato un miglioramento considerevole delle prestazioni delle macchine per scrivere. Le macchine elettromeccaniche infatti, da una parte, garantivano un'uniformità di battuta e una velocità di scrittura notevolmente maggiore e, dall'altra, consentivano un minor affaticamento dell'operatore, evitandogli le operazioni più pesanti, come il ritorno del carrello e il passaggio alle maiuscole. Specificando inoltre la forza dell'impatto del martelletto sul rullo era possibile ottenere più copie contemporaneamente. La IBM fu tra le prime compagnie ad intraprendere la strada delle macchine elettriche. Il primo modello di macchina per scrivere elettrificato prodotto dalla IBM risale al 1935. Al termine della Seconda Guerra Mondiale, poi, vide la luce il successivo modello A, seguito nel 1954 dal qui rappresentato modello B. I modelli dell'IBM erano inoltre prodotti nelle due linee Standard ed Executive, diversamente equipaggiate. La linea Executive, rispetto alla Standard, offriva prestazioni migliori, tra cui la spaziatura proporzionale alla larghezza dei diversi caratteri (per esempio la I e la W) e la doppia spaziatura per la giustificazione dei margini, garantendo in questo modo una chiarezza ed un'eleganza della scrittura particolarmente elevate.

Autore: I.B.M. (costruttore) (1924/)

Datazione: post 1954 - ante 1959

Tipologia: macchina da scrivere; macchina dattilografica; macchina per scrivere a martelletti portacaratteri

Materia e tecnica: metallo; gomma; plastica

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 61 cm x 44 cm x 25 cm

Peso: 30 kg

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Tilghman Richards, G. "The History and development of typewriters", London 1964

Credits

Compilazione: Meroni, Luca (2008)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).