Excelda - grammofono - industria, manifattura, artigianato

Thorens A.G.

Excelda - grammofono - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Grammofono portabile con parti scomponibili. I componenti sono contenuti in una scatola in lamiera, di colore blu craquelé, con coperchio avvitabile; i lati anteriore e posteriore sono arrotondati e presentano una maniglia in pelle nera. Svitando il coperchio, all'interno della scatola si trovano sistemati gli elementi componibili: una testina cromata, un braccio anch'esso cromato e una manovella con impugnatura in legno. Il piatto, di piccole dimensioni e ricoperto da feltro di colore blu, è azionato dal motore a molla, nascosto al si dotto del piatto. Un foro sul lato posteriore permette di inserire la manovella per la carica del motore; sul lato posteriore si trova inoltre una leva per la regolazione della velocità di rotazione del piatto.

Funzione: Riproduzione di suoni incisi su disco fonografico

Modalità d'uso: Svitare il coperchio e sollevarlo. Comporre i pezzi, unendo la testina al braccio e successivamente il braccio al supporto nella scatola. Caricare il motore, inserendo la manovella nel foro sul lato posteriore e ruotandola. Posizionare il disco da riprodurre sul piatto e avvitarlo con la vite di chiusura del coperchio.

Notizie storiche: Il grammofono venne brevettato nel 1887 da Emile Berliner, inventore tedesco trasferitosi negli Stati Uniti, iniziando a diffondersi negli ultimi anni del 1800. Il principio di funzionamento è simile a quello del fonografo di Edison, sennonché l'incisione viene realizzata su un disco e non su un cilindro. Seppur inizialmente fonografi e grammofoni non avessero sostanziali differenze nelle prestazioni, agli inizi del 1900 il grammofono prese progressivamente piede, grazie ad un diretto orientamento verso la diffusione di dischi pre-incisi per intrattenimento domestico, mentre il fonografo continuò ad essere utilizzato sia per la registrazione che la riproduzione. Con la nascita dell'industria discografica, il cilindro fu progressivamente accantonato. Durante gli anni '20 il perfezionamento delle tecniche di produzione di motori e diaframmi e gli studi sull'amplificazione acustica diedero la possibilità di realizzare modelli portatili di grammofoni, inseriti in valigette da viaggio; in questo modo, la fruizione dei dischi fonografici poteva avvenire anche in viaggio e all'aperto. In questa categoria, vennero inoltre realizzati alcuni grammofoni con forma e dimensioni simili alle macchine fotografiche, tanto da essere coniata la definizione di "cameraphone"; il grammofono Excelda è un esempio di questa particolare tipologia, che ottenne un grande successo, rimanendo in produzione dal 1931 fino alla metà degli anni '40. Col passaggio dalla riproduzione meccanica dei suoni a quella elettromagnetica, a partire dagli anni '30, ma soprattutto nella seconda metà del 1900, i grammofoni furono progressivamente sostituiti da giradischi collegati ad un impianto di amplificazione.

Autore: Thorens A.G. (costruttore) (1927/)

Ambito culturale: produzione svizzera

Datazione: post 1931 - ante 1945

Materia e tecnica: metallo; feltro; pelle

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 12 cm x 28 cm x 5.5 cm

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Hemardinquer P. "Le phonographe : et ses merveilleux progrès", Parigi 1930

Credits

Compilazione: Meroni, Luca (2008)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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