Phonos - grammofono - industria, manifattura, artigianato
Soc. An. Italiana Phonos
Descrizione
Il grammofono è costituito da una scatola in legno apribile, a sezione quadrata e con un fregio corrente lungo la base. All'interno della scatola è collocato il motore a molla, caricabile attraverso il foro presente sul lato destro. La manovella per la carica del motore è sistemata all'interno del coperchio, bloccata in appositi supporti. Il piatto è rivestito di velluto marrone. Sul piano, alla destra del piatto, sono sistemati il comando per la selezione della velocità di rotazione del disco ("presto" o "lento") e il freno del piatto. La particolarità di questo grammofono consiste nelle notevoli dimensioni del diaframma, costituito da un'ampia membrana di celluloide intelaiata in un supporto di lamiera metallica, verniciata di nero; al centro della membrana è fissata la puntina di acciaio. Il diaframma è sorretto da un braccio, estraibile per consentire la chiusura del coperchio.
Funzione: Riproduzione di suoni incisi su dischi fonografici
Modalità d'uso: Inserire la manovella nel foro sul fianco destro e caricare il motore a molla, ruotando la manovella. Selezionare la velocità di rotazione del piatto, riporre il disco inciso sul piatto, appoggiandovi sopra la puntina del diaframma e avviare la rotazione. La puntina inizia a scorrere all'interno del solco dell'incisione sul disco; le oscillazioni della puntina, prodotte dal profilo irregolare dell'incisione, vengono trasmesse alla membrana del diaframma che riproduce il suono.
Notizie storiche: Il grammofono venne brevettato nel 1887 da Emile Berliner, inventore tedesco trasferitosi negli Stati Uniti, iniziando a diffondersi negli ultimi anni del 1800. Il principio di funzionamento è simile a quello del fonografo di Edison, sennonché l'incisione viene realizzata su un disco e non su un cilindro. Seppur inizialmente fonografi e grammofoni non avessero sostanziali differenze nelle prestazioni, agli inizi del 1900 il grammofono prese progressivamente piede, grazie ad un diretto orientamento verso la diffusione di dischi pre-incisi per intrattenimento domestico, mentre il fonografo continuò ad essere utilizzato sia per la registrazione che la riproduzione. Con la nascita dell'industria discografica, il cilindro fu progressivamente accantonato. Nel corso del tempo la tecnologia si è concentrata sul perfezionamento della qualità del suono riprodotto, sperimentando nuove tecniche di costruzione dei diaframmi e delle trombe di riproduzione. Il grammofono Phonos, ispirato al modello francese della Pathé, rappresenta una soluzione molto particolare in cui la tromba acustica viene eliminata grazie all'ingrandimento del diaframma. Col passaggio dalla riproduzione meccanica dei suoni a quella elettromagnetica, a partire dagli anni '30, ma soprattutto nella seconda metà del 1900, i grammofoni furono progressivamente sostituiti da giradischi collegati ad un impianto di amplificazione.
Autore: Soc. An. Italiana Phonos (costruttore) (notizie 1923-1925)
Datazione: ca. 1923
Materia e tecnica: legno; metallo; celluloide; velluto
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 42 cm x 42 cm x 27 cm
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Riferimenti bibliografici
Hemardinquer P. "Le phonographe : et ses merveilleux progrès", Parigi 1930
Contini M. "Fonografi e grammofoni = Phonographs and gramophones", Milano 1987
Credits
Compilazione: Meroni, Luca (2008)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST120-00110/
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