JVC L-E5 - giradischi - industria, manifattura, artigianato
J.V.C.
Descrizione
Giradischi costituito da una scatola in alluminio e da un coperchio in plastica trasparente di color fumé. All'interno della base si trovano il motore a trazione diretta ed i circuiti elettrici. Sul piano superiore della base è situata la piastra, formata da un piatto in alluminio ricoperto da un disco di gomma. Il braccio tangenziale si trova alle spalle del piatto, mosso linearmente da un servomotore. I pulsanti per il controllo delle operazioni sono posizionati lungo la bordo anteriore del piano, davanti al piatto, e comprendono l'interruttore per l'accensione, i pulsanti per la ripetizione della riproduzione del disco (repeat), per la selezione delle dimensioni intermedie dei dischi (size) e della velocità (speed), per l'abbassamento/sollevamento del braccio, due tasti per lo spostamento orizzontale del braccio e per l'avvio/arresto della riproduzione ed infine un selettore rotante per il pitch control. Un display riporta delle spie luminose corrispondenti ai tasti di ripetizione, delle dimensioni (17, 30) e della velocità del disco (33, 45 giri). Infine, dal lato posteriore dell'apparecchio escono i cavi elettrici per l'alimentazione e il collegamento all'impianto di amplificazione.
Funzione: Riproduzione di suoni incisi su dischi fonografici
Modalità d'uso: Collegare il giradischi ad un impianto di amplificazione e agli altoparlanti. Inserire la spina nella presa della corrente. Selezionare la velocità di rotazione del piatto, posizionare il disco inciso sul piatto del giradischi, appoggiandovi sopra la puntina del pick-up, e avviare la rotazione. La puntina inizia a scorrere all'interno del solco dell'incisione sul disco; le oscillazioni della puntina, prodotte dal profilo irregolare dell'incisione, generano degli impulsi elettrici che vengono inviati al sistema di amplificazione e successivamente agli altoparanti per la riproduzione.
Notizie storiche: Il passaggio dalla riproduzione meccanica dei dischi a quella elettromagnetica fu segnato dall'introduzione di un dispositivo fonorilevatore, detto pick-up, in grado di trasformare l'oscillazione originata dal movimento della puntina lungo il solco in un segnale elettrico, successivamente inviato ad altri apparecchi per l'amplificazione. Nel corso della seconda metà del 1900 i giradischi sostituirono progressivamente i grammofoni, affermandosi come beni di largo consumo in relazione con lo sviluppo dell'industria discografica e musicale. Con l'avvento della musicassetta e, soprattutto delle tecnologie digitali, negli anni '90 i giradischi vennero relegati ad un ruolo subalterno. Dal punto di vista tecnico questo modello della JVC monta un braccio tangenziale servoassistito che, muovendosi longitudinalmente durante la riproduzione del disco, permette di evitare l'errore tangenziale derivante dalla curvatura del percorso della testina dalla parte più centrale fino alle spire più esterne
Autore: J.V.C. (costruttore) (1927/)
Datazione: ca. 1980
Materia e tecnica: alluminio; plastica; gomma
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 34 cm x 35.5 cm x 11.5 cm
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Credits
Compilazione: Meroni, Luca (2008)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST120-00144/
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