Curta I - calcolatrice - industria, manifattura, artigianato

Contina AG; Herzstark, Curt

Curta I - calcolatrice - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Calcolatrice meccanica tascabile di forma cilindrica e colore nero. Sul corpo del cilindro si trovano otto fenditure longitudinali, ciascuna delle quale presenta un cursore. Muovendo il cursore lungo la fenditura vengono impostati i numeri sui quali si intende operare; i valori vengono visualizzati in una finestrella alla sommità di ogni fenditura. Il lato superiore della calcolatrice è costituito da un carrello circolare sollevabile e rotante. Sul lato superiore della calcolatrice si trovano il totalizzatore e il contagiri, costituiti rispettivamente da undici e otto finestrelle disposte lungo il bordo circolare del piano. Sul lato superiore inoltre sono poste la manovella per l'azionamento della macchina e la levetta per l'azzeramento di totalizzatore e contagiri. Il blocco della manovella è sollevabile per l'esecuzione della sottrazione. La calcolatrice è conservata in un contenitore apribile in plastica nera.

Funzione: Esecuzione di calcoli e operazioni matematiche

Modalità d'uso: Impostare i valori dei numeri da operare utilizzando i cursori; ruotare la manovella in senso orario per computare la cifra sul totalizzatore. Il procedimento per la sottrazione è analogo, ma prevede il sollevamento della manovella prima di effetturare la rotazione. Moltiplicazione e divisione vengono eseguite come ripetute addizioni e sottrazioni in combinazione dello spostamento del carrello in corrispondenza dell'ordine decimale su cui si sta operando.

Notizie storiche: Nell'evoluzione del calcolo automatizzato, il passaggio dalle addizionatrici alle le calcolatrici è caratterizzato dalla presenza di un organo meccanico, detto traspositore, che consente l'automazione della moltiplicazione attraverso la memorizzazione del fattore sul numeratore. La prima macchina di questo tipo viene realizzata dal filosofo e matematico tedesco Gottfried Leibniz, il quale, tra il 1671 e il 1694, si è dedicato allo sviluppo della macchina aritmetica di Blaise Pascal del 1642. La fondamentale innovazione introdotta da Leibniz consiste nell'utilizzo di un pignone con denti di diversa lunghezza, grazie al quale ha reso possibile la ripetizione automatica dell'addizione, ottenendo la moltiplicazione senza la necessità della continua reimpostazione dei numeri. L'evoluzione successiva della progettazione tecnica di calcolatrici meccaniche ha visto in gran parte soluzioni che hanno applicato un pignone a denti di lunghezza diversa per ogni cifra. La Curta rappresenta una significativa alternativa in questo percorso. Il progetto di questa calcolatrice tascabile prevede un sistema basato su un unico rullo a gradini, avente, al posto dei denti di lunghezza diversa, due serie complementari di sporgenze, una da utilizzare per addizioni e moltiplicazioni e l'altra per sottrazioni e divisioni. Il progetto è stato elaborato da Curt Herzstark negli anni precedenti alla Seconda Guerra Mondiale e successivamente perfezionato durante il periodo di prigionia nel campo di concentramento di Buchenwald. Al termine della guerra, nel 1947, comincia la produzione della Curta; nel 1954 viene avviata la produzione di un secondo modello di dimensioni maggiori, con un aumento del numero delle cifre utilizzabili. Entrambi i modelli di questa calcolatrice sono stati prodotti fino al 1972, quando l'avvento della tecnologia elettronica ha costretto ad interrompere la produzione. La datazione dell'esemplare posseduto dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" è stata determinata in base al numero di serie.

Autore: Contina AG (costruttore) (1946/ 1970); Herzstark, Curt (progettista) (1902/ 1988)

Datazione: 1968

Tipologia: calcolatrice tascabile

Materia e tecnica: alluminio; plastica

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 10.5 cm x Ø 5.5 cm

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Dal Quipu "Dal Quipu al Chip : mostra storica del calcolo", Milano 1988

Soresini F. "Storia del calcolo automatico", Roma 1977

Credits

Compilazione: Meroni, Luca (2008)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).