Anker 627 - registratore di cassa - industria, manifattura, artigianato
Anker Werke AG
Descrizione
Registratore di cassa meccanico, poggiante su basamento in legno dotato di cassetto per la sistemazione della valuta. Il corpo della macchina è in metallo, verniciato ad imitazione delle venature del legno. L'impostazione delle cifre da registrare avviene mediante cinque leve, correnti in altrettante feritoie sul lato anteriore; alla sinistra di ogni feritoria è posta una serie di bottoni con l'indicazione dei valori da impostare. Sul lato anteriore si trova uno sportello apribile per la lettura del totalizzatore di cassa. Alla sommità del registratore di cassa si trovano i totalizzatori dell'importo, coperti da una lastra di vetro; sul lato anteriore è presente una leva per l'azzeramento del totalizzatore. Sul fianco sinistro del registratore di cassa è posto l'apparato per la stampa della ricevuta. Sul fianco destro del registratore di cassa si trova la manovella per l'esecuzione della registrazione. Ad ogni rivoluzione della manovella, il cassetto si apre automaticamente ed un campanello avverte dell'apertura.
Funzione: Registrare, controllare e conteggiare gli incassi.
Modalità d'uso: Impostare l'importo utilizzando le leve. l'importo viene visualizzata sui totalizzatori dell'importo. Ruotare la manovella per effettuare la registrazione.
Notizie storiche: Il primo registratore di cassa venne inventato nel 1878 da James Ritty, un proprietario di un caffé di Dayton in Ohio per la gestione del proprio locale. Queste macchine iniziarono a diffondersi, nonostante il prezzo elevato, a partire dalla metà degli anni '80 del 1800. Dal punto di vista tecnico, i registratori di cassa sono macchine derivanti dalle addizionatrici; generalmente dotati di tasti, vennero prodotti anche numerosi modelli dotati di leve per l'impostazione delle cifre. A partire dal 1906 iniziarono ad essere prodotti modelli alimentati elettricamente.
Autore: Anker Werke AG (costruttore) (1906/ 1976)
Datazione: post 1900 - ante 1924
Materia e tecnica: metallo; legno; vetro; celluloide
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 46.5 cm x 46 cm x 59 cm
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Riferimenti bibliografici
Soresini F. "Storia del calcolo automatico", Roma 1977
Dal Quipu "Dal Quipu al Chip : mostra storica del calcolo", Milano 1988
Credits
Compilazione: Meroni, Luca (2008)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST120-00204/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).