Delfino - motocicletta - industria, manifattura, artigianato
Motom
Descrizione
Motocicletta con telaio in tubi e lamiera stampata, parafanghi e serbatoio verniciati di beige. Al centro del telaio è montato un motore monoclindrico a quattro tempi; il tubo di scarico si trova sul fianco destro. Al di sopra del motore è collocato il serbatoio a sella del carburante, mentre il serbatoio dell'olio è posto alla sinistra del motore. La trasmissione finale è a catena. Sulla pedana reggi piedi si trovano il comando del freno posteriore e il pedale del cambio a quattro marce. La motocicletta è dotata di fanali anteriore e posteriore; sul fanale anteriore è posizionato il quadrante del tachimetro, con scala graduata da 0 a 100 km/h. Le sospensioni anteriore e posteriore sono rigide, mentre i freni sono a tamburo. Le ruote sono intercambiabili. Oltre alla sella per il pilota, la motocicletta è dotata di un sedile posteriore per un passeggero.
Notizie storiche: Questa motocicletta venne presentata nel 1952, derivata dal ciclomotore Motom del 1948 che ebbe un grandissimo successo. Il progetto fu personalmente seguito da Ernesto Frua De Angelis, uno dei titolari della Motom. Questa motocicletta tuttavia non riuscì a rinnovare gli ottimi risultati del ciclomotore precedente. In base al numero di targa, l'immatricolazione dell'esemplare posseduto dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" è databile tra il 1954 e il 1955.
Autore: Motom (costruttore) (1947/ 1971)
Datazione: 1952
Materia e tecnica: metallo; plastica; pelle; gomma
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 80 cm x 205 cm x 97 cm
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Riferimenti bibliografici
Cento anni "Cento anni di moto 1886-1986", Milano 1986
Credits
Compilazione: Meroni, Luca (2008)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST120-00245/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).