Biciclo - industria, manifattura, artigianato
Balbiani B. (officina)
Descrizione
Biciclo da corsa, con telaio tubolare in ferro e forcella in lamiera. La sella, sospesa elasticamente su una balestra fissata sul tubo obliquo del telaio è costituita da una lamina di metalli, originariamente rivestita di pelle. Il piccolo manubrio ribassato presenta manopole in legno. Il biciclo è sprovvisto di impianti frenanti. Il funzionamento si basa su due pedali registrabili in metallo, applicati alla ruota anteriore. Le due ruote, entrambe con cerchio e raggi in metallo, sono concepite per battistrada in gomma piena; la ruota anteriore presenta 44 raggi radiali, mentre la ruota posteriore conta 18 raggi.
Notizie storiche: L'origine delle attuali biciclette viene fatta risalire ad alcuni veicoli, apparsi alla fine del 1700, dotati di due ruote collegate ad una trave di legno ed azionati dalla spinta sul terreno dei piedi del conducente, posto a cavalcioni sulla trave; uno di questi veicoli, il celerifero, fu adoperato dal conte di Sivrac a Parigi nel 1791. Un passo in avanti verso la moderna bicicletta venne intrapreso dal barone tedesco Karl Friderich von Drais, che, nel 1818, ottenne un brevetto per un veicolo del tutto simile al cerelifero, ma dotato di sterzo in modo da permettere al conducente di cambiare direzione. Fu proprio con la diffusione dell'invenzione di von Drais che iniziò ad affermarsi il termine velocipede, rimasto in uso per oltre un cinquantennio. Per un ulteriore passo in avanti fu necessario attendere fino al 1863 circa, quando nell'officina dei meccanici francesi Pierre ed Ernest Michaux due leve contrapposte munite di appoggi furono applicate al mozzo della ruota anteriore di un velocipede, dando origine ai pedali. All'invenzione dei pedali seguirono altri miglioramenti e modifiche tecniche: i telai in legno vennero progressivamente sostituiti con telai in ferro forgiato, si incominciò ad accrescere il diametro della ruota anteriore per aumentare la velocità e per superare più agevolmente le asperità del terreno, venne adoperato del caucciù a protezione dei cerchi delle ruote, si utilizzarono selle sospese su balestre metalliche per attutire i contraccolpi, si utilizzarono pedali regolabili che, variando il braccio di leva, modificavano la spinta da applicare, vennero introdotti dei freni a pattino. A partire dai primi anni '70 del 1800 iniziarono a diffondersi nuovi bicicli con ruota anteriore di grande diametro, ruota posteriore molto ridotta e telaio tubolare che monopolizzarono il mercato per un ventennio. L'aumento del diametro della ruota anteriore derivava dalla continua ricerca della velocità.
Autore: Balbiani B. (costruttore) (notizie terzo quarto sec. XIX), officina
Datazione: ca. 1880
Materia e tecnica: metallo; gomma; pelle
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Riferimenti bibliografici
Andric D./ Bozzini G./ Ormezzano G.P. "Storia della bicicletta : Dalle origini alla mountain bike", Milano 1991
Smith Hempstone O./ Berkebile D.H. "Wheels and wheeling : The Smithsonian cycle collection", Washington 1974
Credits
Compilazione: Meroni, Luca (2008)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST120-00325/
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