Macchi MC. 205 Veltro - aeroplano - industria, manifattura, artigianato
Aermacchi; Castoldi Mario
Descrizione
Monoplano da caccia ad ala bassa, montata a sbalzo, monomotore. L'aeroplano ha una struttura interamente metallica con una fusoliera a semiguscio, costituita da quattro profilati in lega leggera con paratie ovoidali e correntini. Anche l'ala ha un'ossatura metallica formata da due longheroni e centinatura; l'ala inoltre presenta un profilo variabile ed è dotata di alettoni con intelaiatura metallica e rivestimento in tela e di ipersostentatori ventrali metallici. L'impennaggio posteriore comprende due piani di coda, montati a sbalzo, in metallo, con le superfici mobili rivestite in tela. L'abitacolo di pilotaggio è chiuso da una coperura vetrata, ribaltabile lateralmente; il seggiolino del pilota è corazzato ed è provvisto di un pilone di protezione nella carenatura del poggiatesta. L'aeroplano poggia su un carrello a tre ruote con ruote anteriori retrattili con rotazione verso l'interno e ruotino posteriore orientabile pure retrattile. Il velivolo dispone di quattro serbatoi del carburante situati due nella fusoliera e due alla radice delle semiali. L'armamento consiste in due mitragliatrici da 12,7 millimetri. La fusoliera e le ali presentano la verniciatura militare mimetica con l'emblema policromo fascista sui lati della fusoliera; il direzionale presenta una croce bianca e una banda bianca è posta anche sulla fusoliera.
Notizie storiche: Il Macchi MC.205 Veltro fu l'ultimo aereo da caccia progettato dall'ing. Castoldi ad essere prodotto in serie a partire dal 1942. Si trattava di un'evoluzione del precedente MC.202 Folgore, equipaggiato con un più potente motore Fiat RA 1050 RC.58 Tifone, versione su licenza del propulsore Daimler Benz DB.605A, da 1.475 cavalli e per l'introduzione di due radiatori esterni a barilotto sui fianchi del muso, a sostituzione del precedente radiatore unico. I primi modelli costruiti vennero consegnati nel gennaio 1943 al 1° Stormo Caccia di stanza a Pantelleria, dove furono impegnati in operazioni belliche sui cieli africani e nell'aerea mediterranea. Nonostante questo aeroplano dimostrò sul campo di poter combattere ad armi pari con gli aerei alleati Spitfire IX P-47 Thunderbolt e P-38 Lightning, non fu mai disponibile in un sufficiente numero per poter influire in modo sostanziale sugli eventi bellici.
Autore: Aermacchi (costruttore) (1913/ 2003); Castoldi Mario (progettista) (1888/ 1968)
Datazione: 1943
Materia e tecnica: metallo; legno; vetro
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 885 cm x 1680 cm x 303 cm
Peso: 3408 kg
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Riferimenti bibliografici
Artoni A. "Veltro 1942*1981", Milano 1981
Apostolo G. "Guida agli aeroplani d'Italia : dalle origini ad oggi", Milano 1981
Aviazione in "Aviazione in Lombardia : Pionieri, artigianato, industria", Milano 1982
Credits
Compilazione: Meroni, Luca (2008)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011); Iannone, Vincenzo (2013); Iannone, Vincenzo (2014)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST120-00371/
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