Alfa Romeo 131 - motore - industria, manifattura, artigianato

Alfa Romeo

Alfa Romeo 131 - motore - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Motore a 9 cilindri disposti a stella, raffreddato ad aria. La superficie esterna dei cilindri presenta un'ampia alettatura. La distribuzione è regolata per mezzo di quattro valvole in testa ad ogni cilindro, comandate per mezzo di aste e bilancieri. Il sistema di alimentazione comprende un carburatore e un compressore centrifugo a due velocità, posto a valle del carburatore. Ogni cilindro dispone di due candele di accensione, alimentate da due magneti. Il motore presenta un condotto di scarico a forma d'anello, con profilo alare aerodinamico.

Notizie storiche: A partire dal 1933, dopo la decisione dell'Aeronautica Militare italiana di concentrasi unicamente su propulsori raffreddati ad aria, le varie case costruttrici italiane produssero vari modelli di motori a stella raffreddati ad aria, derivati da licenze straniere. Nonostante venissero applicati molti sviluppi originali, i motori italiani durante gli anni '30 non apportarono particolari innovazioni al mondo dell'aviazione. Nel periodo successivo al 1934, l'Alfa Romeo produsse una serie di motore stellati raffreddati ad aria derivati dai propulsori inglesi Jupiter e Pegasus, progettati dalla Bristol Aeroplane Co. Il motore Alfa 131 fu l'ultimo di questa serie di motori derivati.

Autore: Alfa Romeo (costruttore) (1915/ 1986)

Datazione: 1946

Materia e tecnica: metallo

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 156 cm x Ø 145 cm

Peso: 890 kg

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Filippi F. "Dall'elica al getto : Breve storia dei propulsori aeronautici", Torino 1983

Ludovico D. "L'aeroplano cosa è : Soluzione ed evoluzione del problema del volo", Roma 1951

Credits

Compilazione: Meroni, Luca (2008)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).