Bianchi 8 HP - automobile - industria, manifattura, artigianato
E. Bianchi di Milano, Esercizio pel commercio di velocipedi
Descrizione
Autovettura con carrozzeria in legno, poggiante su un telaio tubolare in metallo; un secondo telaio tubolare, interno al primo, protegge le parti meccaniche in caso di urto. Le ruote, collegate a sospensioni a balestra longitudinali e coperte da parafanghi in lamiera, presentano cerchi a raggi tangenti e gomme pneumatiche. Il motore è posto al di sotto del corpo del veicolo ed è costituto da un solo cilindro, con trasmissione a catena sulle ruote posteriori e accensione a manovella. L'impianto frenante è costituito da un freno con comando a mano sulle ruote posteriori e doppi freni agenti sul cardano, completi di dispositivo antirinculo. La vettura dispone di un sedile imbottito a due posti affiancati, senza copertura. Il posto di guida, situato sulla destra, è dotato di un volante di tipo moderno, della leva del cambio a due marce, più retromarcia, e del freno. L'automobile presenta la carrozzeria verniciata di rosso, con bordi e filettature dorate, mentre i parafanghi sono di colore nero.
Notizie storiche: Edoardo Bianchi, fondatore della celebre ditta milanese di biciclette, nel 1903 affianca alla sua produzione una serie di automobili esclusive. Sono tra le prime al mondo a popolare le strade delle città, fino ad allora percorse solo da carrozze, carri, pedoni e qualche tram a cavalli o a vapore. Riservate a una clientela facoltosa, queste auto sono prodotte artigianalmente con materiali e finiture di pregio. All'inizio del '900, un medico avrebbe dovuto mettere da parte dieci anni di stipendio per poter acquistare questa vettura, che costava 10.000 lire. La Bianchi proponeva sei differenti modelli, compresi tra i 4,5 e i 12 HP, tutti forniti di una trousse di accessori comprendente una chiave inglese, un rotolo di nastro adesivo e una pompa d'aria. L'acquisto di queste autovetture e comprendeva anche uno o due giorni di scuole guida per gli automobilisti inesperti ed un servizio di assistenza a domicilio, grazie all'invio gratuito di meccanici specializzati per le riparazioni. Edoardo Bianchi nel 1901 concentrò buona parte delle energie nella progettazione di questa elegante vetturetta con carrozzeria modellata su legni pregiati e utilizzando fogli di alluminio che poggiavano su un robusto telaio composto da una struttura rettangolare in tubo di acciaio. Pregevole la soluzione tecnica di un secondo chassis posto all'interno del primo così da evitare, in caso d'urto, che le deformazioni subite dal primo si trasmettessero al secondo, salvaguardando, in tal modo, le parti meccaniche, il motore e il gruppo del cambio. Il veicolo è dotato di un motore monocilindrico da 942cc De Dion-Buton Puteaux, di cambio a due marce più la retro marcia e trasmissione cardaniche sulle ruote posteriori. Inoltre aveva il freno a mano agente sulle ruote posteriori, doppi freni agenti sul cardano e dispositivo antirinculo, l'accensione era a manovella.
Autore: E. Bianchi di Milano, Esercizio pel commercio di velocipedi (costruttore) (notizie 1900-1905)
Datazione: ca. 1903
Tipologia: autovettura
Materia e tecnica: legno / pittura; ferro / pittura; cuoio; gomma; metallo
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 135 cm x 230 cm x 139 cm
Peso: 680 kg
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Riferimenti bibliografici
Milleruote enciclopedia "Milleruote, grande enciclopedia dell'automobile", Rozzano 1974
Gentile A. "Edoardo Bianchi", Milano 1992
Rogliatti G. "Le più belle vetture d'epoca", Rozzano (MI) 1970
Credits
Compilazione: Meroni, Luca (2009)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011); Iannone, Vincenzo (2013); Iannone, Vincenzo (2014)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST120-00418/
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