San Giusto 750 - chassis - industria, manifattura, artigianato

San Giusto Fabbrica d¿Automobili S.A.

San Giusto 750 - chassis - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Autotelaio a trave unica centrale di sezione rettangolare con motore a 4 cilindri in linea, sistemato posteriormente. Il motore forma un blocco unico con la scatola del cambio a leva centrale e con il differenziale. Il raffreddamento del motore è ad aria forzata, ottenuta mediante un turboventilatore azionato da un albero verticale ed ingranaggi dall'albero motore. Il telaio poggia su quattro ruote con sospensioni indipendenti e balestre rovesciate trasversali. L'impianto frenante è costituito da freni a tamburo con comando meccanico.

Notizie storiche: Lo chassis realizzato dalla San Giusto di Trieste venne presentato al Salone dell'Automobile di Milano, dove ottenne un buon riscontro, grazie alle innovazioni tecniche adottate come il telaio a trave unica e il sistema di raffreddamento del motore. Nonostante questo successo, la San Giusto non riuscì tuttavia ad imporsi sul mercato e già due anni dopo la propria fondazione, cessò la produzione. Oltre allo chassis conservato dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci", un altro telaio si trova al Museo dell'Automobile di Torino.

Autore: San Giusto Fabbrica d¿Automobili S.A. (costruttore) (1924/ 1928)

Datazione: 1924

Tipologia: autovettura

Materia e tecnica: metallo; gomma

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 1.45 m x 3.30 m x 1.26 m

Peso: 680 kg

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Il Museo "Il Museo dell'Automobile Carlo Biscaretti di Ruffia di Torino : Le vetture della collezione", Pavone Canavese 2002, p. 103

Credits

Compilazione: Meroni, Luca (2009)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).