Sony TR-610 - radioricevitore - industria, manifattura, artigianato

Sony DL Corporation

Sony TR-610 - radioricevitore - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Apparecchio con scocca in plastica color bianco a forma rettangolare. Al centro della parete frontale una griglia in metallo anodizzato, fissata con una flangia circolare color oro, protegge l'altoparlante. E' presente una staffa metallica estraibile per il trasporto e il posizionamento verticale su un piano. Su un lato sono inserite due rotelle, parzialmente incassate nella scocca in plastica, una per l'accensione e la regolazione del volume, l'altra per la regolazione della sintonia con indicazioni numeriche da 5/3 a 16 che vengono visualizzate nella piccola apertura di forma rettangolare posta sulla parete frontale. Sulla parete laterale opposta è inserita la presa jack per il collegamento dell'auricolare. La parete posteriore presenta delle fessure per il raffreddamento dei componenti interni. All'interno si hanno, oltre all'altoparlante fissato sulla parete frontale, il circuito di funzionamento supereterodina a sei transistor con diodo rivelatore (con componenti miniaturizzati) e il vano per la batteria a 9V. E' inoltre disponibile un auricolare con spina jack. Sia la radio che l'auricolare sono contenuti in due custodie in finta pelle.

Funzione: Ricezione di frequenze radio ad onde medie a modulazione di ampiezza (AM) per l'ascolto di programmi radiofonici. Gamma di frequenze in AM da 535 a 1605 KHz.

Modalità d'uso: Questo modello di radio tascabile è stato studiato per essere utilizzato con la mano destra dove, con il solo movimento del pollice, si può utilizzare sia la manopola anteriore (sintonia) sia quella posteriore (accensione e volume). Le stazioni radiofoniche trasmettono voci e suoni modulando le onde radio che diffondono dalle loro antenne. Si ha così il segnale trasmesso (a bassa frequenza trattandosi di suono). L'onda radio ha la frequenza della stazione trasmittente ed ampiezza dipendente dalla potenza della trasmittente. Il segnale viene applicato alla corrente oscillante che determina l'onda radio ovvero che alimenta l'antenna trasmittente. La radio funziona da ricevitore ovvero preleva dalla corrente oscillante in arrivo il segnale a frequenza acustica da amplificare e ritradurre in suoni. La supereterodina è un circuito a conversione di frequenza, capace di ricevere e demodulare una vasta gamma di frequenze assicurando una ricezione priva di interferenze, crepitii e oscillazioni. Attraverso questo circuito era possibile convertire le frequenze ricevute ad una frequenza fissa chiamata frequenza intermedia (in questo caso 455KHz) alla quale operavano tutti i circuiti di filtraggio e demodulazione. Voci e suoni vengono poi riprodotti da vibrazioni meccaniche del riproduttore sonoro (ovvero il cono dell'altoparlante).

Notizie storiche: Nel 1947, un gruppo di ricerca dei Bell Laboratories (Stati Uniti) costituito da W. Shockley, J. Bardeen e W. Brattain, inventò il transistor: un componente attivo allo stato solido che poteva sostituire i tubi elettronici (valvole) ingombranti e dispendiosi. A metà anni '50 nascono così le nuove radio a transistor: più piccole e leggere, ben presto con prestazioni più elevate. Il nome transistor è la combinazione di TRANSconductance varISTOR. La diffusione degli apparecchi a transistor si colloca nel periodo storico-tecnologico seguito alla Seconda Guerra Mondiale in cui diventano importanti la produzione veloce, seriale, di prodotti con caratteristiche omogenee. L'avvento del transistor diede la possibilità di ottenere apparecchi tascabili con componenti miniaturizzati. I due settori in cui le radio a transistor ebbero contemporaneamente successo furono le radio portatili e le autoradio. La ragione di ciò sta nella possibilità di adottare dimensioni molto minori e, soprattutto, le ridottissime richieste di energia: non era più necessario occuparsi del riscaldamento del catodo. Il modello a transistor che, per primo, ha avuto una buona commercializzazione è stato il "Regency TR-1" della I.D.E.A. nel 1954. Il primo modello giapponese è stato il TR-55 della Sony, prodotto dopo che il Ministro del Commercio e dell'Industria Giapponese aveva autorizzato l'acquisto della licenza di produzione dei transistor da parte della Western Electric sotto il brevetto Bell Labs. Il primo modello tascabile di radio a transistor con tutti componenti miniaturizzati è stato invece il TR-63 sempre della Sony, nel 1957. Per questo modello venne coniato il neologismo "pocketable" (tascabile) anche se sarà il modello successivo, il TR-610 del 1958 ad essere il primo vero modello da taschino (shirt pocket) e progettato con componenti "su misura". Essendo più piccola, più leggera e più economica, la TR-610 è diventata presto il modello da esportazione definitivo: nel periodo 1958-60 ne sono stati venduti nel mondo mezzo milione di pezzi, nei quattro colori avorio, rosso, nero e verde. Questo modello di radio ha ispirato un'infinità di modelli successivi come la Global GR-711 e la Sanyo 6C-022. Oltre all'aspetto è stato copiato il concetto di radio, vista come oggetto da tenere sempre con sé. Per molti anni, ogni nuova radio a transistor tascabile è stata confrontata e giudicata in base alle caratteristiche della TR-610.

Autore: Sony DL Corporation (costruttore/ produttore/ progettista/ designer) (1946/ 1958)

Datazione: ca. 1957 - ca. 1960

Materia e tecnica: plastica; metallo

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 6.5 cm x 2.6 cm x 10.5 cm

Peso: 205.5 g

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Mureddu L. "Radio a Transistor! : Classificazione, tecnica, restauro dei ricevitori d'epoca a transistor, con esperimenti", 2007, pp. 17-19, 25

Andreani A. "Antique Radio Magazine", Maser 2002, pp. 42-46

Ravalico D. E. "L'apparecchio radio a transistor : a circuiti integrati, FM stereofonico, amplificazione e riproduzione BF", Milano 1986

Smith N. R. "Transistor Radios: 1954 - 1968", Atglen, PA, U.S.A. 2007

Handy R./ Erbe M./ Antonier A. "Made in Japan, Transistor Radios of the 1950s and 1960s", San Francisco (USA) 1993

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2009); Testa, Geraldine (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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