Regency I.D.E.A. TR - 1 G - radioricevitore - industria, manifattura, artigianato
Regency/ I.D.E.A.; Koch Richard C.; Painter,Teague &Petertil
Descrizione
Apparecchio di forma rettangolare con scocca in plastica nera con particolari metallici dorati. Sul fondo dell'apparecchio sono presenti due piedini rettangolari. La parete frontale presenta numerosi fori circolari sotto ai quali si ha il rivestimento in tessuto metallico color oro che protegge l'altoparlante. Sopra all'altoparlante si ha una rotella per la regolazione della sintonia con indicazioni numeriche (da 5,5 a 16) delle frequenze e CD Marks. Accanto, una rotella più piccola, parzialmente incassata nella scocca in plastica, permette l'accensione della radio e la regolazione del volume. Sul lato si ha una presa per il collegamento di un auricolare. All'interno si hanno il circuito stampato con quattro transistor al germanio, circuito supereterodina, e il vano per la batteria( da 22,5V).
Funzione: Ricezione di frequenze radio ad onde medie a modulazione di ampiezza (AM) per l'ascolto di programmi radiofonici. Gamma di frequenze in AM da 550 a 1600 KHz.
Modalità d'uso: Si inserisce la batteria nell'apposito vano, si accende l'apparecchio, ci si sintonizza sulla frequenza desiderata agendo sull'apposita rotella, si regola il volume. Le stazioni radiofoniche trasmettono voci e suoni modulando le onde radio che diffondono dalle loro antenne. Si ha così il segnale trasmesso (a bassa frequenza trattandosi di suono). L'onda radio ha la frequenza della stazione trasmittente ed ampiezza dipendente dalla potenza della trasmittente. Il segnale viene applicato alla corrente oscillante che determina l'onda radio ovvero che alimenta l'antenna trasmittente. La radio funziona da ricevitore ovvero preleva dalla corrente oscillante in arrivo il segnale a frequenza acustica da amplificare e ritradurre in suoni. La supereterodina è un circuito a conversione di frequenza, capace di ricevere e demodulare una vasta gamma di frequenze assicurando una ricezione priva di interferenze, crepitii e oscillazioni. Attraverso questo circuito era possibile convertire le frequenze ricevute ad una frequenza fissa chiamata frequenza intermedia alla quale operavano tutti i circuiti di filtraggio e demodulazione. Voci e suoni vengono poi riprodotti da vibrazioni meccaniche del riproduttore sonoro (ovvero il cono dell'altoparlante).
Notizie storiche: Nel 1947, un gruppo di ricerca dei Bell Laboratories (Stati Uniti) costituito da W. Shockley, J. Bardeen e W. Brattain, inventò il transistor: un componente attivo allo stato solido che poteva sostituire i tubi elettronici (valvole) ingombranti e dispendiosi. A metà anni '50 nascono così le nuove radio a transistor: più piccole e leggere, ben presto con prestazioni più elevate. Il nome transistor è la combinazione di TRANSconductance varISTOR. La diffusione degli apparecchi a transistor si colloca nel periodo storico-tecnologico seguito alla Seconda Guerra Mondiale in cui diventano importanti la produzione veloce, seriale, di prodotti con caratteristiche omogenee. L'avvento del transistor diede la possibilità di ottenere apparecchi tascabili con componenti miniaturizzati. Miniaturizzazione e basso consumo erano gli aspetti più interessanti della tecnologia a transistor. L'unica tra le grandi aziende che lavorò ad un'applicazione commerciale del transistor fu la Texas Instrument. Nel frattempo una piccola azienda del settore elettronico, la I.D.E.A. con la sua nuova divisione commerciale Regency, ra alla ricerca di nuovi dispositivi elettronici. L'Ing. Capo della Regency, Dick Koch, progettò una radio a transistor che prevedeva di montare e saldare i componenti direttamente sulla piastra a circuito stampato senza altro intervento umano. Questo riduceva i costi e rendeva il prodotto commerciabile. Koch brevettò il suo circuito nel 1955 (brevetti 2,892,931; 2,820,890; 2,880,312) cedendo i diritti alla I.D.E.A.. Per questo primo modello di radio a transistor tascabile, fu incaricata la "Painter,Teague & Petertil", azienda di design industriale, di progettare il contenitore in materiale plastico colorato da realizzarsi per stampaggio a caldo (brevetto di design 176,480 assegnato alla I.D.E.A.). Nasce così, nell'ottobre 1954, la radio "Regency TR-1". Nonostante il costo elevato (49,95 $), il successo commerciale fu enorme. La radio venne prodotta per meno di due anni. Il brevetto della TR-1 fu ceduto dall'azienda alla Texas Instruments per far fronte ad un grosso debito. Nel giro di un anno erano già diversi i modelli di radio a transistor disponbili sul mercato statunitense. Questa radio presenta i CD Marks (Civil Defence Marks) sulla scala di sintonia ovvero due segni in corrispondenza delle frequenze 640 e 1240KHz sulle quali bisognava sintonizzarsi in caso di attacco nucleare sovietico. Infatti i missili sovietici utilizzavano l'emissione dei trasmettitori di radiodiffusione per orientarsi. Questi riferimenti sono stati obbligatori negli Stati Uniti dal 1953 al 1963, sia per i modelli prodotti negli USA che per quelli di importazione.
Autore: Regency/ I.D.E.A. (costruttore/ produttore) (1954/); Koch Richard C. (progettista) (sec. XX); Painter,Teague &Petertil (designer) (1950/ 1960 ca.)
Datazione: ca. 1954 - ca. 1956
Materia e tecnica: plastica / stampaggio a caldo; metallo
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 7.5 cm x 3 cm x 12.5 cm
Peso: 340 g
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Riferimenti bibliografici
Mureddu L. "Radio a Transistor! : Classificazione, tecnica, restauro dei ricevitori d'epoca a transistor, con esperimenti", 2007, pp. 20-22
Ravalico D. E. "L'apparecchio radio a transistor : a circuiti integrati, FM stereofonico, amplificazione e riproduzione BF", Milano 1986
Handy R./ Erbe M./ Antonier A. "Made in Japan, Transistor Radios of the 1950s and 1960s", San Francisco (USA) 1993
Smith N. R. "Transistor Radios: 1954 - 1968", Atglen, PA, U.S.A. 2007
Credits
Compilazione: Ranon, Simona (2008); Testa, Geraldine (2008)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST140-00027/
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