Geloso G.309 A - radioricevitore - industria, manifattura, artigianato

John Geloso S.A.

Geloso G.309 A - radioricevitore - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Apparecchio a forma rettangolare con mobile con bordi arrotondati in materiale plastico color bianco-avorio costituito da due parti assemblate tra loro. Sulla parete frontale sono presenti un altoparlante magnetodinamico protetto da una rete in tessuto ed una griglia in plastica argentata e un indicatore di sintonia (occhio magico) modello DM70. La scala di sintonia numerica è costituita da cinque scale lineari di cui quattro per le onde corte e cortissime ed una per le onde medie. Lungo le scale sono indicati i riferimenti alle principali città europee con le rispettive frequenze radio. Sotto all'altoparlante è inserita una manopola per l'accensione/spegnimento e per la regolazione del volume, sotto alla scala di sintonia un'altra manopola permette la regolazione delle frequenze radio. Il lato posteriore è caratterizzato da grossi fori circolari e fessure rettangolari per il raffreddamento dei componenti interni. All'interno è presente un circuito supereterodina a quattro valvole e un raddrizzatore metallico. Dal retro fuoriescono il cavo di alimentazione per il collegamento alla rete elettrica e un'antenna AM sola presa .

Funzione: Ricezione di frequenze radio ad onde medie, corte e cortissime a modulazione di ampiezza (AM) per l'ascolto di programmi radiofonici.

Modalità d'uso: L'apparecchio funziona con alimentazione in corrente alternata proveniente dalla rete elettrica. Una volta acceso l'apparecchio e regolato il volume, si sintonizza il canale desiderato agendo sull'apposita manopola. Le stazioni radiofoniche trasmettono voci e suoni modulando le onde radio che diffondono dalle loro antenne. Si ha così il segnale trasmesso (a bassa frequenza trattandosi di suono). L'onda radio ha la frequenza della stazione trasmittente ed ampiezza dipendente dalla potenza della trasmittente. Il segnale viene applicato alla corrente oscillante che determina l'onda radio ovvero che alimenta l'antenna trasmittente. La radio funziona da ricevitore ovvero preleva dalla corrente oscillante in arrivo il segnale a frequenza acustica da amplificare e ritradurre in suoni. La supereterodina è un circuito a conversione di frequenza, capace di ricevere e demodulare una vasta gamma di frequenze assicurando una ricezione priva di interferenze, crepitii e oscillazioni. Attraverso questo circuito era possibile convertire le frequenze ricevute ad una frequenza fissa chiamata frequenza intermedia alla quale operavano tutti i circuiti di filtraggio e demodulazione. Voci e suoni vengono poi riprodotti da vibrazioni meccaniche del riproduttore sonoro (ovvero il cono dell'altoparlante). L'occhio magico era una valvola termoionica utilizzata per rappresentare graficamente l'intensità di segnali elettrici. Nel caso delle radio mostrava l'accuratezza della sintonia mediante la proiezione di un settore luminoso sulla superficie laterale del tubo.

Notizie storiche: Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest. L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza. Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case. Erano realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza degli apparecchi: mobili in legno, con manopole di comando esterne, valvole esterne, antenna a telaio e altoparlante a tromba. Lo sviluppo tecnologico portò poi a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939). L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. Rimarranno infatti i componenti elettronici principali fino agli anni '50 quando inizieranno ad essere sostituite dai transistor. Questo radioricevitore della Geloso è uno degli ultimi modelli di radio interamente a valvole prodotti in Italia. Il prezzo dell'epoca (1958-62) era di Lire 19.800. La stessa scocca venne utilizzata anche per modelli, degli stessi anni, interamente transistorizzati come ad esempio il G 3308.

Autore: John Geloso S.A. (costruttore/ produttore/ progettista/ designer) (1931/ 1972)

Datazione: ca. 1958 - ca. 1962

Materia e tecnica: plastica; metallo

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 25 cm x 12 cm x 15 cm ; Ø 10 cm

Peso: 2 kg

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Catalogo radio "Catalogo radio, televisione, elettroacustica 1961-1962 / Associazione nazionale industrie elettrotecniche (ANIE)", Milano 1961, p. 38

Branzi A. "Capire il design", 2007, pp. 200-202

Catalogo Antique "Catalogo Antique Radio", 2006, p. 334

Ravalico D. E. "Radio elementi", Milano 1953

Ravalico D. E. "La Moderna Supereterodina", Milano 1943

Soresini F. "Breve Storia della Radio", Milano 1976

Tarabella E. "Un po' di Storia della Radio e delle "Macchine Parlanti"", Massarosa (LU) 1993

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2009); Testa, Geraldine (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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