Autovox RA15A - radioricevitore - industria, manifattura, artigianato

Autovox - IRI - Voxmobil

Autovox RA15A - radioricevitore - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Apparecchio di forma allungata in plastica color verde acqua che riproduce, nel design, il cruscotto di una macchina anni '50. Al centro c'e' la scala di sintonia numerica e sotto di essa ci sono due manopole in metallo cromato una per l'accensione/spegnimento dell'apparecchio e per la regolazione del volume l'altra per la sintonia. Tra le due manopole si trovano tre stati che permettono la memorizzazione meccanica delle stazioni radiofoniche. Al di sotto di questi elementi ci sono una levetta in metallo cromato per la commutazione di gamma d'onda e due gamme di scale di sintonia. Ai lati del pannello di comando vi sono due griglie in plastica che nascondono i due altoparlanti (attualmente mancanti). Nella parte posteriore dell'apparecchio c'è il telaio metallico contenente il circuito a valvole supereterodina. Dal retro fuoriescono un cavo di alimentazione e un cavo per il collegamento degli altoparlanti.

Funzione: Apparecchio radioricevente che si installa a bordo degli autoveicoli. Permetteva la ricezione di programmi radiofonici da frequenze AM ad onde medie (da 52 a 160 kHz) ed era installato sulle Fiat 1400 e 1900.

Modalità d'uso: L'apparecchio funziona con alimentazione a batteria. Una volta acceso l'apparecchio e regolato il volume, si sintonizza il canale desiderato agendo sull'apposita manopola. E' anche possibile memorizzare alcune stazioni. Le stazioni radiofoniche trasmettono voci e suoni modulando le onde radio che diffondono dalle loro antenne. Si ha così il segnale trasmesso (a bassa frequenza trattandosi di suono). L'onda radio ha la frequenza della stazione trasmittente ed ampiezza dipendente dalla potenza della trasmittente. Il segnale viene applicato alla corrente oscillante che determina l'onda radio ovvero che alimenta l'antenna trasmittente. La radio funziona da ricevitore ovvero preleva dalla corrente oscillante in arrivo il segnale a frequenza acustica da amplificare e ritradurre in suoni. La supereterodina è un circuito a conversione di frequenza, capace di ricevere e demodulare una vasta gamma di frequenze assicurando una ricezione priva di interferenze, crepitii e oscillazioni. Attraverso questo circuito era possibile convertire le frequenze ricevute ad una frequenza fissa chiamata frequenza intermedia (455kHz per questo apparecchio) alla quale operavano tutti i circuiti di filtraggio e demodulazione. Voci e suoni vengono poi riprodotti da vibrazioni meccaniche del riproduttore sonoro (ovvero il cono dell'altoparlante).

Notizie storiche: Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest. L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza. Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case. L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. Rimarranno infatti i componenti elettronici principali fino agli anni '50 quando inizieranno ad essere sostituite dai transistor. La nascita dell'autoradio si deve ai fratelli Paul e Joseph Galvin che producono il primo modello nel 1930, chiamato Motorola 5T71. Nel 1932 Blaupunkt costruisce la prima autoradio europea, la AS 5, che veniva installata nel bagagliaio e regolata tramite un comando posto sul piantone dello sterzo. Questa autoradio del 1952 circa era montata su autovetture FIAT 1400 e 1900 ed era ancora di dimensioni ingombranti. L'autoradio avrà in seguito una grande spinta con l'introduzione dei transistor sia per la possibilità di ridurre le dimensioni degli apparecchi che per le ridotte richieste di energia di alimentazione (non essendo più necessario il riscaldamento del catodo come nelle valvole).

Autore: Autovox - IRI - Voxmobil (costruttore/ produttore/ progettista/ designer) (1942/)

Datazione: ca. 1952 - ca. 1953

Tipologia: autoradio a valvole

Materia e tecnica: metallo; plastica

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 36 cm x 30 cm x 13.5 cm

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Catalogo Antique "Catalogo Antique Radio", 2006, pp. 123, 126

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2009); Testa, Geraldine (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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