Emerson Modello 508 - radioricevitore - industria, manifattura, artigianato

Emerson Radio & Phonograph Corporation

Emerson Modello 508 - radioricevitore - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Apparecchio realizzato a forma di cofanetto, costituito da due parti, coperchio e radio, legate assieme da un sistema di cerniere collegate a due meccanismi a scatto per l'apertura. Su un lato è posta una maniglia in gomma morbida nera. E' realizzata in materiale plastico a due colori: bianco panna all'esterno e in parte all'interno, e marrone scuro all'interno per la parte contenente i comandi e l'altoparlante. L'altoparlante occupa gran parte della superficie interna ed è ricoperto da una griglia in plastica e del tessuto ruvido. In basso si hanno due rotelle di regolazione, parzialmente incassate nell'involucro in plastica, per l'accensione e la regolazione del volume e per la sintonia. La scala di sintonia e' di tipo numerico. All'interno si ha il circuito supereterodina di funzionamento con quattro in miniatura "tuttovetro". Nello spessore della base si trovano le batterie di alimentazione, mentre nel coperchio è contenuta l'antenna a telaio.

Funzione: Ricezione di frequenze radio ad onde medie a modulazione di ampiezza (AM) per l'ascolto di programmi radiofonici.

Modalità d'uso: Si inseriscono le batterie nell'apposito vano, si accende l'apparecchio; ci si sintonizza sulla frequenza desiderata agendo sull'apposita rotella. Le stazioni radiofoniche trasmettono voci e suoni modulando le onde radio che diffondono dalle loro antenne. Si ha così il segnale trasmesso (a bassa frequenza trattandosi di suono). L'onda radio ha la frequenza della stazione trasmittente ed ampiezza dipendente dalla potenza della trasmittente. Il segnale viene applicato alla corrente oscillante che determina l'onda radio ovvero che alimenta l'antenna trasmittente. La radio funziona da ricevitore ovvero preleva dalla corrente oscillante in arrivo il segnale a frequenza acustica da amplificare e ritradurre in suoni. La supereterodina è un circuito a conversione di frequenza, capace di ricevere e demodulare una vasta gamma di frequenze assicurando una ricezione priva di interferenze, crepitii e oscillazioni. Attraverso questo circuito era possibile convertire le frequenze ricevute ad una frequenza fissa chiamata frequenza intermedia alla quale operavano tutti i circuiti di filtraggio e demodulazione. Voci e suoni vengono poi riprodotti da vibrazioni meccaniche del riproduttore sonoro (ovvero il cono dell'altoparlante).

Notizie storiche: Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest. L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza. Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case. Erano realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza degli apparecchi: mobili in legno, con manopole di comando esterne, valvole esterne, antenna a telaio e altoparlante a tromba. Nel 1930, un nuovo materiale, la bachelite, cominciò a comparire nella realizzazione di diversi manufatti e intorno al 1940 cominciò a sostituire l'ebanite nella realizzazione delle scocche degli apparecchi radiofonici. Furono i designer a progettare le prime radio con questi nuovi materiali. Successivamente anche la bachelite venne sostituita con materiali plastici di vario tipo e caratteristiche ancora più flessibili. Lo sviluppo tecnologico portò inoltre a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939). L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. Questo modello della Emerson, è stata la prima radio portatile ad utilizzare le valvole in miniatura "tuttovetro" che hanno consentito la riduzione al minimo ingombro dei componenti circuitali interni. Le valvole sono rimaste i componenti elettronici principali fino agli anni '50 quando inizierono ad essere sostituite dai transistor. Negli Stati Uniti, a partire dal 1940, la modulazione di frequenza (FM) comincia ad affiancarsi alla modulazione di ampiezza (AM), apportando sensibili miglioramenti nella qualità della ricezione sonora. Le emittenti in FM, installate inizialmente dalla General Electric, crescono velocemente in questo paese da 50, nel 1942, a 500, nel 1948.

Autore: Emerson Radio & Phonograph Corporation (costruttore/ produttore/ progettista/ designer) (1924/ 1977)

Datazione: post 1942 - ante 1946

Materia e tecnica: metallo; bachelite; gomma

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 22.5 cm x 10.7 cm x 5.5 cm

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Soresini F./ Chiantera A. "Radio d'epoca", Milano 2001, pp. 30, 222

Ravalico D. E. "La Moderna Supereterodina", Milano 1943

Soresini F. "Breve Storia della Radio", Milano 1976

Tarabella E. "Un po' di Storia della Radio e delle "Macchine Parlanti"", Massarosa (LU) 1993

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2009); Testa, Geraldine (2009)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

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