Macchinetta Barozzi 1847 - macchina per scrivere - meccanica

Radice, Carlo

Macchinetta Barozzi 1847 - macchina per scrivere - meccanica

Descrizione

La macchina è costituita da un supporto di legno rettangolare, munito di telaio apribile sul lato minore atto a consentire inserimento del foglio di tipo A5; nella parte frontale presenta una manovella di ottone che consente lo slittamento del carrello dall'alto verso il basso mentre nella parte laterale destra è collocata un ulteriore manovella che permette lo scorrimento del carrello da destra verso sinistra. Il carrello è costituito da due barre cilindriche in ottone su cui è incastrato un cestello ad imbuto composto da 27 aste con punzoni di acciaio disposti su tre file recanti numeri, lettere e interruzioni. Alla base dell’imbuto è presente un’apertura in cui si inserisce l’inchiostro.

Modalità d'uso: La macchina funziona mediante l’azionamento dei punzoni metallici facenti parte del cestello piramidale che se pigiati lasciano l’impronta dei numeri, dei segni d’interpunzione e delle lettere sopra una carta oleosa annerita con grafite di polvere. La ricerca delle lettere da parte del persona non vedente avviene per pratica. Mediante le manovelle sistemate sulla parte frontale e laterale del supporto il carrello poteva scorrere rispettivamente dall'alto verso il basso e da destra a sinistra per la compilazione del foglio inserito.

Notizie storiche: La macchina da scrivere fu ideata dal fondatore dell’Istituto dei Ciechi di Milano il ragioniere Michele Barozzi già direttore presso la Pia Casa d’Industria e Ricovero di s. Marco e fatta costruire secondo le sue indicazioni in due esemplari nel 1847 dal macchinista Carlo Radice “con 23 tasti come un cembalo n. 23 aste grosse e lunghe per il carattere in rilievo, ed altrettante in acciaio per il carattere corsivo formanti due crespini ove lavorano tutte le aste a un punto di centro…”, per un costo di Lire 500. Probabilmente l'idea di avere una macchina che fosse affine al cembalo era un desiderio di Barozzi poiché gli alunni ciechi erano già addestrati all'uso di questo strumento musicale.

Autore: Radice, Carlo (costruttore) (1847-1863)

Datazione: 1840 - 1843

Materia e tecnica: legno di noce / falegnameria; ottone / forgiatura; tela / tessitura

Categoria: meccanica

Peso: 6 cm

Collocazione

Milano (MI), Istituto dei Ciechi di Milano - Museo Louis Braille

Riferimenti bibliografici

AA.VV. "Bollettino della Accademia Italiana di Stenografia, anno XII, n. 4-5, fasc. 63-64 luglio-ottobre", Roma 1936, pag. 182

AA.VV. "Bollettino della Accademia Italiana di Stenografia, anno XI, n. 6, fasc. 65 novembre-dicembre", Roma 1936, pag. 210

AA.VV. "Origini ed evoluzione dei metodi di scrittura per ciechi all'Istituto di Milano", Milano 1977

Marco G.Bascapè, Maria Canella, Sergio Rebora "Luce su Luce l'Impegno della solidarietà dalla carità alla scienza", Milano 2003

Credits

Compilazione: Panzeri, Enrica (2019)

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