740.02 - elettromotrice - industria, manifattura, artigianato
Officine Elettoferroviarie (officina)
Descrizione
La cassa a forma di parallelepipedo è formata da lamiere saldate.Le due superfici laterali,chiamate fiancate,sono costituite ciascuna da una fascia inferiore continua su cui viene aperta sull'estremità destra per senso di marcia una portiera di servizio di accesso alla cabina di guida. nonchè più al centro due portiere automatiche per il servizio viaggiatori..Sulla fascia superiore si articolano tre gruppi di tre finestrini ciascuno che contraddistinguono all'interno altrettanti vani viaggiatori.I finestrini sono costituiti da un telaietto di ottone, con vetri temperati, che scorre verticalmente poggiato su molle a bilanciere ad equilibrio indifferente.Le due facciate trasversali estreme, chiamate testate, sono costituite da un telaio metallico con al centro una porta che consente il passaggio da una carrozza all'altra .Successivamente, in questo rotabile, nella sola cabina nord di utilizzo per la guida tale porta è stata chiusa rendendo più confortevole la cabina di guida Alle spalle della stessa è situato il vano in cui è ubicato l'interruttore cosiddetto principale del mezzo. I tre vani viaggiatori contengono sedili in legno con 67 posti. All'esterno delle testate sono montati gli organi di repulsione ( respingenti ), gli organi di trazione formati da un gancio ed un tenditore.Sopra i repulsori sono montati gli accoppiatori elettrici di bassa tensione per la trasmissione in remoto dei vari comandi di funzionamento del mezzo.Più in basso sono montati gli accoppiatori elettrici in alta tensione per il riscaldamento. Tra i respingenti sono montati accoppiatori pneumatici per la trasmissione di aria compressa ( per freni e comandi vari ).Sul tetto, alle due estremità, sono montati i pantografi per la captazione della corrente di trazione ( 3000V ) ed al centro dei pacchi di resistenze per la regolazione di marcia.Nel sottocassa ( sottopavimento) sono montati il compressore per la produzione di aria compressa e le batterie inseme talvolta con un generatore di corrente in bassa tensione per l'illuminazione e alimentazione di vari organi..Le due cabine di guida sono dotate di un banchetto su cui sono montate le apparecchiature per la guida e la frenatura del treno nonchè vari strumenti di controllo ( manometro, volmetro, amperometro..) e vari pulsanti per aprire o chiudere vari circuiti elettrici o pneumatici. La cassa poggia, mediante accoppiamento mobile formato da ralla e controralla, sui due carrelli tipo " Commonwealth ", costruiti in Italia su licenza dell'omonima ditta americana.Sono costituiti da due longheroni a forma di doppi C e da due bilancieri a doppio collo di cigno;poggia su boccole a strisciamento tipo Isothermos-FNM, scorrevoli tra due guide parasale ;le ruote sono a cerchione riportato.Sul carrello sono montate le sabbiere all'altezza del primo asse per senso di marcia,I 4 motori montati a naso con trasmissione ad ingranaggi sono del TIBB ( Tecnomasio italiano Brown Boveri ).Potenza oraria 809 KW..Le apparecchiature elettriche sono della CGE ( Compagnia Generale Elettricità ). Freno Westinghouse continuo e moderabile con 2 cilindri da 12" montati sotto il telaio.
Funzione: L'elettromotrice ha la funzione di trainare una serie di carrozze per il trasporto di viaggiatori avendo anche essa stessa quet'ultima funzione.. L'ultima carrozza chiamata pilota ha la medesima funzione nel senso di marcia inverso.Un tale treno si chiama bidirezionale
Modalità d'uso: Il macchinista, abilitato il banco di manovra con la sua chiave personale, procede con l'innalzamento del pantografo che preleva corrente dalla linea di contatto per convogliarla ai motori di trazione Tale passaggio di corrente viene graduato dal macchinista con una manovella,comandando l'inserimento e il disinserimento delle resistenze poste sul tetto. Di fatto tale operazione viene effettuata tramite l'interposizione di un meccanismo chiamato combinatore.La corrente perviene al motore che comincia a girare. Un ingranaggio coassiale al motore, detto pignone, è ingranato con altro ingranaggio chiamato corona che è montata sull'assile su cui sono calettate le ruote del treno, che comincia la sua corsa.Accanto alla funzione principale della trazione c'è quella altrettanto importante della frenatura. L 'azione del macchinista con il rubinetto del freno in cabina crea una depressione nella condotta d'aria di tutto il treno ,che aziona alcuni leverismi che fanno accostare i ceppi freno alla ruota fermandone la rotazione;i ceppi sono stati progressivamente sostituiti da dischi che agiscono sull'asse delle ruote.
Notizie storiche: Nell'immediato dopoguerra dell'ultimo conflitto mondiale le Ferrovie Nord proseguirono nella elettrificazione delle linee ,soprattutto quelle per servizio viaggiatori.La richiesta di trasporto pubblico era particolarmente elevata non soltanto per spostamenti di lavoro ma anche per motivi turistici, considerato che le linee si attestavano su 3 laghi ( Varese,Maggiore,Como) e penetravano nel cuore della Brianza con le sue piacevoli colline..Era necessario quindi dotarsi di nuove elettromotrici. Venne allora deciso sia per motivi di tempo ma anche per motivi economici di trasformare in elettromotrici alcuni rimorchi di comando. La 74002 nacque dalla trasformazione del rimorchio 800.11 del 1928. I lavori furono eseguiti nel 1951 presso l'Officina Sociale di Novate Milanese.Per il circuito di trazione si copiò la soluzione adottata sulle elettromotrici tipo 720 poi 730, costruite nel 1940, con utilizzo di motori TIBB ( TECNOMASIO ITALANO BROWN BOVERI ) , potenza oraria 809 KW, ma con diverse apparecchiature elettriche di comando; Venne montato l'interruttore extra rapido CGE ( COMPAGNIA GENERALE ELETTRICITA' ) collocato all'interno della cassa in vano adiacente al posto di guida..
Autore: Officine Elettoferroviarie (capocommessa/ costruttore) (1920-1951), officina
Datazione: ca. 1951 - ca. 2010
Materia e tecnica: acciaio.ferro-rame-ottone-legno-vetro / tecniche varie
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Peso: 57 cm ,ton , KW
Collocazione
Saronno (VA), Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese
Credits
Compilazione: Siena, Arnaldo (2019)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/SW6t1-00005/
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