610.03 - locomotore - industria, manifattura, artigianato
O.M. Officine Meccaniche
Descrizione
La cassa è costituita da un parallelepipedo in lamiere saldate con una linea leggermente aerodinamica verso le testate, realizzate mediante sfaccettature .E' autoportante e poggia su un telaio rettangolare formato da longheroni in acciaio. Le fiancate presentano nella parte alta quattro oblò vetrati; più in basso quattro grandi feritoie per la ventilazione necessaria al raffreddamento delle apparecchiature; più in basso altre tre piccole feritoie da un lato mentre nel lato opposto c'è un grande portellone per il carico delle apparecchiature-Le due estremità presentano sul lato destro per senso di marcia una porticina di ingresso alla cabina di guida e dal lato opposto ( quello lato macchinista ) un finestrino. Sul frontale si aprono due grandi vetrate-Sull'imperiale sono installati verso le estremità i due pantografi ed al centro i cassonetti con le resistenze d'avviamento.La parte meccanica ha subito una rielaborazione rispetto alla prima serie dei loco 600 ispirandosi ai coevi loco FS tipo 424. Sulle testate dei longheroni del telaio sono montati gli organi di repulsione ( respingenti ) e gli organi di trazione ( gancio con tenditore ). i carrelli sono di nuova concezione tipo COMMONWEALTH, costruiti in Italia su licenza americana , che diventeranno standard per tutti i nuovi mezzi di FNM ( passo 300 cm e cerchione a nuovo di 125 cm. ). Ogni carrello è dotato di due motori con sospensione a naso e trasmissione di tipo tranviario, con ingranaggi rigidi.. Sabbiere sugli assi di testa .Boccole ISOTHERMOS-FNM. All'interno le 2 cabine di testata sono collegate da un corridoio con grata metallica che separa il camminamento da tutte le apparecchiature a cui può accadere soltanto il personale munito di chiave di servizio .Nel corso degli anni hanno subito alcune modifiche quali l'apertura di porte in testata per il passaggio del personale sulle carrozze accodate; sono state montate le prese elettriche di alta tensione per il riscaldamento elettrico del convoglio; sono stati montati nuovi pantografi asimmetrici..
Funzione: Il locomotore serviva al traino di carrozze rimorchiate viaggiatori ma non poteva formare treni bidirezionali e pertanto all'arrivo nella stazione veniva staccato dal convoglio alla cui estremità opposta veniva attaccato altro locomotore per formare un nuovo convoglio. I locomotori venivano anche usati per effettuare treni merci. Soltanto i nuovi locomotori costruiti negli anni "90 del secolo scorso erano dotati di speciali accoppiatori per il comando in multiplo di treni bidirezionali.
Modalità d'uso: Il macchinista, abilitato il banco di manovra con la sua chiave personale, procede con l'innalzamento del pantografo che preleva corrente dalla linea di contatto per convogliarla ai motori di trazione Tale passaggio di corrente viene graduato dal macchinista con una manovella,comandando l'inserimento e il disinserimento delle resistenze poste sul tetto. Di fatto tale operazione viene effettuata tramite l'interposizione di un meccanismo chiamato combinatore.La corrente perviene al motore che comincia a girare,Un ingranaggio coassiale al motore, detto pignone, è ingranato con altro ingranaggio, chiamato corona ,che è montato sull'assile su cui sono calettate le ruote del treno, che comincia la sua corsa.Accanto alla funzione principale della trazione c'è quella altrettanto importante della frenatura. L 'azione del macchinista con il rubinetto del freno in cabina crea una depressione nella condotta d'aria di tutto il treno ,che aziona alcuni leverismi che fanno accostare i ceppi freno alla ruota fermandone la rotazione;i ceppi sono stati progressivamente sostituiti da dischi che agiscono sull'asse delle ruote.
Autore: O.M. Officine Meccaniche (capocommessa/ costruttore) (1920-2000)
Datazione: ca. 1949 - ca. 2010
Materia e tecnica: acciaio.ferro-rame-ottone-legno-vetro / tecniche varie
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Peso: 61 cm ,ton kw
Collocazione
Saronno (VA), Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese
Credits
Compilazione: Siena, Arnaldo (2019)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/SW6t1-00006/
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