RCA Radiola 18/ Amplion Graham Swan Neck AR 15. - radioricevitore - industria, manifattura, artigianato

RCA; Graham Amplion

RCA Radiola 18/ Amplion Graham Swan Neck AR 15. - radioricevitore - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Apparecchio radio soprammobile a cassapanca in legno di mogano con coperchio apribile e altoparlante esterno in legno a collo di cigno. Lungo la parete frontale, al centro troviamo la scala di sintonia da 550 a 1400 Kc con una manopola in bachelite per la selezione, a sinistra la manopola per la regolazione del volume e a destra l'interruttore di accensione/ spegnimento. Aprendo il coperchio sono visibili 7 valvole (tubi elettronici) e tre circuiti accordati in alta frequenza (ad amplificazione diretta o TRF) senza reazione, in modulazione di ampiezza (AM) e una valvola che funge da raddrizzatore per il circuito di alimentazione in corrente alternata. Sul retro sono presenti le boccole per i collegamenti di antenna, cuffie o amplificatori esterni e messa a terra e dell'altoparlante e il cav di alimentazione. L'altoparlante ha sostegno in metallo e tromba in petali di legno ed è costituito da due parti: motore, nella base, e tromba. Il motore è costituito da un magnete permanente, una bobina e una membrana vibrante. La tromba è costituita da una gola e una bocca ed ha la caratteristica forma “a collo di cigno”.

Funzione: Ascolto di programmi radiofonici attraverso la ricezione di frequenze radio ad onde medie da 550 a 1400 Kc in modulazione di ampiezza (AM).

Modalità d'uso: L'apparecchio funziona con alimentazione in corrente alternata e collegato all'altoparlante. Il canale desiderato si sintonizza agendo sull'apposita manopola. Le stazioni radiofoniche trasmettono il segnale a bassa frequenza (voci e suoni) modulando le onde radio che diffondono dalle loro antenne. Il radioricevitore riceve il segnale e lo sintonizza ovvero preleva, dalla corrente oscillante in arrivo, il segnale a frequenza acustica da amplificare (circuito ad amplificazione diretta TRF) e lo ritraduce in suoni. Le onde elettromagnetiche vengono poi ritrasformate in onde sonore dalle vibrazioni meccaniche del riproduttore sonoro nel cono dell'altoparlante che restituisce suoni e voci in uscita.

Notizie storiche: L'apparecchio fa parte della collezione di radio d’epoca raccolte da Domenico Cutrupi e donate dalla famiglia al Museo MILS. Si tratta di radio databili tra gli anni ‘20 e l’inizio anni ‘60. Nella sua vita Domenico Cutrupi ha acquistato a mercatini dell’antiquariato diverse radio a valvole che ha poi restaurato sia nei circuiti sia nell’aspetto, rendendole di nuovo funzionanti e fruibili. Dai primi acquisti dettati da un interesse storico/tecnico o estetico, Cutrupi ha poi organizzato una vera e propria collezione basata sull’evoluzione storica, tecnica e tecnologica di questi apparecchi. L’inizio della storia della radio parte a fine ‘800: dopo gli studi con scopi strettamente scientifici di Maxwell e Hertz sulle onde elettromagnetiche Guglielmo Marconi e A. P. Popov le utilizzarono per stabilire comunicazioni via etere anche a grande distanza. Nel 1896 Marconi presentò all'Ufficio Brevetti di Londra il suo sistema di Telegrafia senza fili, dandone pubblicamente la prima dimostrazione pratica. Nel 1901 fece la prima trasmissione di un segnale oltreoceano. L’invenzione di Marconi veicolava solo impulsi adatti al codice Morse e di non poteva trasmettere suoni. R. Fessenden fu il primo (1900) a riuscire a trasmettere a breve distanza un messaggio vocale. Nel 1904 Sir J.A. Fleming inventò la valvola termoionica (diodo a vuoto), che consentiva di amplificare i segnali e controllare la velocità di propagazione delle onde radio. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura di L. De Forest. L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. La prima trasmissione sperimentale senza fili, di voce e musica, mediante un microfono a granuli di carbone fu alla vigilia di Natale del 1906 ad opera di R. Fessenden. In Italia la prima radiotrasmissione in fonia avvenne a Roma nel 1908. Nel 1918 l'americano E. H. Armstrong brevettò la supereterodina (ideata da L. Levy l'anno precedente), un circuito a conversione di frequenza, capace di ricevere e demodulare una vasta gamma di frequenze assicurando una ricezione priva di interferenze, crepitii e oscillazioni. La radio era pronta per entrare nelle case. Nel 1920 nacquero le prime stazioni radio commerciali: KDKA e RCA e i primi esperimenti di broadcasting. In Olanda nel 1919 nacque la prima emittente europea che trasmetteva concerti di musica classica (e spot pubblicitari), ricevuti anche in Germania e Inghilterra. In Italia le prime stazioni private furono attive dal 1923 e nel 1925 iniziarono le prime trasmissioni commerciali. Le radio che iniziarono a popolare le case degli americani e degli europei negli anni '20 e '30, erano delle cassette in legno, spesso dall'estetica raffinata, con alcune manopole di comando esterne, valvole montate all'esterno, antenna esterna a telaio e altoparlante a tromba come quello dei grammofoni. Erano oggetti molto costosi e la ricezione era distorta e non di qualità. Questo modello RCA Radiola 18 è considerata (con la Radiola 17) la prima radio alimentata in corrente alternata (ac). Lo sviluppo tecnologico portò a circuiti e valvole migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939). Gli apparecchi di questi anni erano spesso accoppiati a giradischi. Grazie alla supereterodina fu possibile la taratura della scala di sintonia in lunghezze d’onda e negli anni ‘30 comparve la scala parlante. Negli anni ‘40 iniziarono ad essere prodotti apparecchi di fattura più industriale e radioricevitori più piccoli da tenere in cucina o sui comodini. Le prime materie plastiche come la bachelite vennero usate come materiale sostitutivo del legno. L'invenzione del transistor nel 1947 nei Bell Laboratories (USA) guidati da W. Shockley, segnò la fine delle radio a valvole.

Autore: RCA (costruttore) (1919-1986 ca.); Graham Amplion (costruttore) (1920 ca -1960 ca)

Datazione: ca. 1927

Materia e tecnica: legno / verniciatura, tecniche varie; metallo / verniciatura, tecniche varie; legno / lucidatura, tecniche varie

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 70 cm x 19 cm x 23 cm (cassetta); 34 cm x 60 cm (altoparlante)

Peso: 17.2 Kg (cassetta)

Peso: 2.6 Kg (altoparlante)

Collocazione

Saronno (VA), Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese

Riferimenti bibliografici

Radiomuseum 2019

storia scienza 2019

Radiomuseum 2019

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2019)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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