Schaub Deutsche kleinempfanger DKE 38 - radioricevitore - industria, manifattura, artigianato

Schaub

Schaub Deutsche kleinempfanger DKE 38 - radioricevitore - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Apparecchio radio a soprammobile compatto in bachelite marrone scuro. Al centro della parete frontale è presente una grande apertura circolare, dietro alla quale si trova l'altoparlante magnetico a spillo coperto da un tessuto spesso. Sotto è presente una manopola-ruota di sintonia che sporge solo parzialmente dalla parete frontale. Durante la rotazione della ruota dei primi 90° (numerazione di colore bianco) era possibile la ricezione delle frequenze ad onde medie, con la successiva rotazione da 90° a 180° gradi (numerazione di colore rosso) era possibile la ricezione delle frequenze ad onde lunghe, la commutazione avveniva in corrispondenza del passaggio dalla scala bianca a quella rossa. Di fianco alla scala si trovano due manopole per regolazione volume (controllo accoppiamento di antenna) e controllo reazione. Sul pannello di cartone che chiude l'apparecchio sul retro, si trovano le prese per antenna e terra oltre al cambiatensione. Sul retro è presente anche una levetta per accensione/spegnimento. All'interno, su uno chassis in cartone pressato, sono presenti 2 valvole e un circuito accordato a reazione con rigenerazione in modulazione di ampiezza (AM).

Funzione: Ascolto di programmi radiofonici attraverso la ricezione di frequenze radio ad onde lunghe e medie in modulazione di ampiezza (AM).

Modalità d'uso: Le stazioni radiofoniche trasmettono il segnale a bassa frequenza (voci e suoni) modulando le onde radio che diffondono dalle loro antenne. Il radioricevitore riceve il segnale e lo sintonizza ovvero preleva, dalla corrente oscillante in arrivo, il segnale a frequenza acustica da amplificare e lo ritraduce in suoni. I circuiti a reazione ricevono, amplificano e modulano il segnale per selezionarlo. Le onde elettromagnetiche vengono poi ritrasformate in onde sonore dalle vibrazioni meccaniche del riproduttore sonoro dell'altoparlante che restituisce suoni e voci in uscita.

Notizie storiche: L'apparecchio fa parte della collezione di radio d’epoca raccolte da Domenico Cutrupi e donate dalla famiglia al Museo MILS. Si tratta di radio databili tra gli anni ‘20 e l’inizio anni ‘60. Nella sua vita Domenico Cutrupi ha acquistato a mercatini dell’antiquariato diverse radio a valvole che ha poi restaurato sia nei circuiti sia nell’aspetto, rendendole di nuovo funzionanti e fruibili. Dai primi acquisti dettati da un interesse storico/tecnico o estetico, Cutrupi ha poi organizzato una vera e propria collezione basata sull’evoluzione storica, tecnica e tecnologica di questi apparecchi. L’inizio della storia della radio parte a fine ‘800: dopo gli studi con scopi strettamente scientifici di Maxwell e Hertz sulle onde elettromagnetiche G. Marconi e A. P. Popov le utilizzarono per stabilire comunicazioni via etere a grande distanza. Nel 1896 Marconi presentò all'Ufficio Brevetti di Londra il suo sistema di Telegrafia senza fili. Nel 1901 fece la prima trasmissione di un segnale Morse oltreoceano. R. Fessenden fu il primo (1900) a riuscire a trasmettere a breve distanza un messaggio vocale. Nel 1904 Sir J.A. Fleming inventò la valvola termoionica (diodo a vuoto), che consentiva di amplificare i segnali e controllare la velocità di propagazione delle onde radio. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura di L. De Forest. La prima trasmissione sperimentale senza fili, di voce e musica fu alla vigilia di Natale del 1906 ad opera di R. Fessenden. In Italia la prima radiotrasmissione in fonia avvenne a Roma nel 1908. Nel 1918 l'americano E. H. Armstrong brevettò la supereterodina (ideata da L. Levy l'anno precedente), un circuito a conversione di frequenza che assicurava una ricezione priva di interferenze e oscillazioni. Nel 1920 nacquero le prime stazioni radio commerciali: KDKA e RCA. In Olanda nel 1919 nacque la prima emittente europea che trasmetteva concerti di musica classica e spot pubblicitari. Le radio che iniziarono a popolare le case degli americani e degli europei negli anni '20 e '30, erano delle cassette in legno, spesso dall'estetica raffinata, con alcune manopole di comando esterne, valvole montate all'esterno, antenna esterna a telaio e altoparlante a tromba come quello dei grammofoni. Erano oggetti molto costosi e la ricezione era distorta. Lo sviluppo tecnologico portò a circuiti e valvole migliori, altoparlanti interni magneto/elettrodinamici, ricezioni non solo in AM ma anche in FM (1939). Grazie alla supereterodina fu possibile la taratura della scala di sintonia in lunghezze d’onda e negli anni ‘30 comparve la scala parlante. Nell'agosto del 1933 alla X Esposizione Tedesca della Radio a Berlino venne presentato il modello VE301, creato per diffondere la radio tra la popolazione. Si trattava di un progetto del Ministero della Propaganda nazionalsocialista (301 deriva infatti dalla data 30 gennaio ovvero l'ascesa al potere del partito nazionalsocialista in Germania): tutti i costruttori tedeschi dovevano fabbricare questo modello di radio, con lo stesso design, gli stessi circuiti, valvole appositamente create per questi prodotti e ad un prezzo assolutamente popolare (76 marchi al posto dei circa 400 per una radio di quell'epoca). L'obiettivo era far giungere la propaganda nazista in tutte le case. La qualità non era comunque delle migliori. Nel 1938 iniziò anche la produzione di questo modello DKE38 (Deutscher KleinEmpfanger) più piccolo ed ancora più economico (costava solo 45 marchi). Il segreto della DKE 38 sta tutto in una valvola speciale, la VCL11, che svolgeva da sola le funzioni di amplificatrice AF, rivelatrice con reazione ed amplificatrice BF. Il DKE 38, prodotto a ridosso della guerra, era quasi del tutto privo di metalli, dirottati verso l'industria bellica. Lo chassis e la gabbia dell'altoparlante erano realizzati in uno speciale cartone pressato.

Autore: Schaub (costruttore) (1921-1957 (?))

Datazione: ca. 1938

Materia e tecnica: bachelite / tecniche varie; materiale plastico / tecniche varie; cartone / tecniche varie

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 24 cm x 12 cm x 24 cm

Peso: 1.6 Kg

Collocazione

Saronno (VA), Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese

Riferimenti bibliografici

Radiomuseum 2019

aire roma 2019

radio sophie 2019

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2019)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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