Zenith Transoceanic H 500 - radioricevitore - industria, manifattura, artigianato

Zenith Radio Corp.

Zenith Transoceanic H 500 - radioricevitore - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Apparecchio radio portatile con mobile in legno ricoperto in finta pelle dall'aspetto di una valigetta con maniglia rigida per il trasporto. Sganciando il fermo sul fronte dell'apparecchio, si solleva un coperchio rigido incernierato posteriormente e si rende accessibile il radioricevitore vero e proprio. La parete frontale è divisa in tre parti: a sinistra è inserito l'altoparlante magnetodinamico circolare, dietro ad una griglia in materiale plastico; al centro, in una cornice color oro, si ha la scala a frequenze a indice ruotante demoltiplicato, sotto alla quale sono presenti due manopole per accensione/spegnimento/regolazione volume e sintonizzazione e quattro deviatori per il controllo dei toni (truble, voice, alto, basso) – una levetta è mancante; a destra si trovano sette interruttori disposti in verticale per canali preselezionati (afternoon & evening 31M, afternoon & evening 25M, alla day 19M, morning 16M, weather marine & amateur 2-4MC, weather marine & amateur 4-8MC, broadcast DC). Sopra è inserita un'antenna telescopica. Il retro ha un foro nella parte alta che contiene un meccanismo per aprire la parete posteriore. All'interno è visibile il circuito supereterodina con stadio RF, ZF/IF 455 kHz, a 5 valvole con circuiti in modulazione di ampiezza (AM), batteria e con antenna interna. Sul retro sono presenti una presa per altoparlante esterno e il cavo di collegamento alla rete elettrica.

Funzione: Ascolto di programmi radiofonici attraverso la ricezione di frequenze radio a onde medie (OM) e corte (OC1, OC2, OC3,OC4, OC5, OC6) in modulazione di ampiezza (AM).

Modalità d'uso: Questo apparecchio radio è un ricevitore supereterodina ovvero il segnale proveniente dall'antenna passa attraverso un circuito chiamato mixer che converte le frequenze ricevute ad una frequenza fissa detta frequenza intermedia (IF) di ZF/IF 455 kHz in modo da agevolare la realizzazione dell’amplificatore selettivo IF e del demodulatore AM. Nella gamma AM trasmettono varie stazioni radio, ma una sola si trova ad una frequenza tale da essere convertita alla IF; l’amplificatore selettivo IF provvede a selezionare il segnale di quella stazione (filtro a banda stretta) e ad inviarlo ai demodulatori. Le onde elettromagnetiche vengono poi ritrasformate in onde sonore dalle vibrazioni meccaniche del riproduttore sonoro nell'altoparlante che restituisce suoni e voci in uscita. L'apparecchio funziona a batterie o collegato alla rete di alimentazione a 110V.

Notizie storiche: L'apparecchio fa parte della collezione di radio d’epoca raccolte da Domenico Cutrupi e donate dalla famiglia al Museo MILS. Si tratta di radio databili tra gli anni ‘20 e l’inizio anni ‘60. Nella sua vita Domenico Cutrupi ha acquistato a mercatini dell’antiquariato diverse radio a valvole che ha poi restaurato sia nei circuiti sia nell’aspetto, rendendole di nuovo funzionanti e fruibili. Dai primi acquisti dettati da un interesse storico/tecnico o estetico, Cutrupi ha poi organizzato una vera e propria collezione basata sull’evoluzione storica, tecnica e tecnologica di questi apparecchi. L’inizio della storia della radio parte a fine ‘800: dopo gli studi con scopi strettamente scientifici di Maxwell e Hertz sulle onde elettromagnetiche Guglielmo Marconi e A. P. Popov le utilizzarono per stabilire comunicazioni via etere anche a grande distanza. Nel 1896 Marconi presentò all'Ufficio Brevetti di Londra il suo sistema di Telegrafia senza fili. Nel 1901 fece la prima trasmissione di un segnale oltreoceano. R. Fessenden fu il primo (1900) a riuscire a trasmettere a breve distanza un messaggio vocale. Nel 1904 Sir J.A. Fleming inventò la valvola termoionica (diodo a vuoto), che consentiva di amplificare i segnali e controllare la velocità di propagazione delle onde radio. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura di L. De Forest. L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. La prima trasmissione sperimentale senza fili, di voce e musica fu alla vigilia di Natale del 1906 ad opera di R. Fessenden. In Italia la prima radiotrasmissione in fonia avvenne a Roma nel 1908. Nel 1918 l'americano E. H. Armstrong brevettò la supereterodina (ideata da L. Levy l'anno precedente), un circuito a conversione di frequenza, capace di ricevere e demodulare una vasta gamma di frequenze assicurando una ricezione priva di interferenze, crepitii e oscillazioni. La radio era pronta per entrare nelle case. Nel 1920 nacquero le prime stazioni radio commerciali: KDKA e RCA e i primi esperimenti di broadcasting. In Olanda nel 1919 nacque la prima emittente europea che trasmetteva concerti di musica classica (e spot pubblicitari). In Italia le prime stazioni private furono attive dal 1923 e nel 1925 iniziarono le prime trasmissioni commerciali. Le radio che iniziarono a popolare le case degli americani e degli europei negli anni '20 e '30, erano delle cassette in legno, spesso dall'estetica raffinata, con alcune manopole di comando esterne, valvole montate all'esterno, antenna esterna a telaio e altoparlante a tromba come quello dei grammofoni. Erano oggetti molto costosi e la ricezione era distorta e non di qualità. Lo sviluppo tecnologico portò a circuiti e valvole migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939). Gli apparecchi di questi anni erano spesso accoppiati a giradischi. Grazie alla supereterodina fu possibile la taratura della scala di sintonia in lunghezze d’onda e negli anni ‘30 comparve la scala parlante. Negli anni ‘40 iniziarono ad essere prodotti apparecchi di fattura più industriale e radioricevitori più piccoli da tenere in cucina o sui comodini. Le prime materie plastiche come la bachelite vennero usate come materiale sostitutivo del legno. Questo apparecchio radio fa parte della serie delle radio portatili denominata Trans-Oceanic (T/O) realizzata dalla Zenith Radio tra il 1942 e il 1981, con vari modelli. E. F. Mc Donald, fondatore dell'azienda, era un appassionato velista ed era sempre attento alle novità tecnologiche. Commissionò lui stesso agli Ingegneri della sua azienda di progettare una radio portatile che trasmettesse programmi di intrattenimento, stazioni meteorologiche, marittime e internazionali a onde corte. L'invenzione del transistor nel 1947 nei Bell Laboratories (USA) guidati da W. Shockley, segnò la fine delle radio a valvole.

Autore: Zenith Radio Corp. (costruttore) (1919-)

Datazione: ca. 1951

Materia e tecnica: legno / tecniche varie; materiale plastico / tecniche varie; metallo / tecniche varie

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 44 cm x 20 cm x 27 cm

Peso: 8.2 Kg

Collocazione

Saronno (VA), Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese

Riferimenti bibliografici

Radiomuseum 2019

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2019)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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