Telescopio rifrattore fisso - astronomia
Merz, Georg
Descrizione
Lo strumento fu ordinato nel novembre 1862 da Giovanni Virginio Schiaparelli (1835-1910), diventato direttore dell¿Osservatorio nell¿agosto dello stesso anno. Da tempo era molto sentita la necessità di un nuovo strumento che era stato richiesto inutilmente più volte al governo austriaco, sempre meno impegnato nello sviluppo di questa parte dell¿impero. Nel 1859, con l¿armistizio di Villafranca, la Lombardia veniva annessa al Piemonte e il nuovo governo dimostrò subito una maggiore sensibilità per i problemi dell¿Osservatorio; la stessa nomina di Schiaparelli doveva costituire un segno di rinnovamento. La richiesta per un nuovo strumento fu accolta rapidamente, grazie anche all¿interessamento di Quintino Sella; sull¿approvazione dell¿acquisto pesò il prestigio recentemente conquistato da Schiaparelli con la scoperta di un nuovo pianetino, Esperia, avvenuta la sera del 29 aprile 1861. Il telescopio giunse a Brera nell¿estate del 1865. Schiaparelli aveva deciso di collocarlo nella torre Nord-Est, al posto della montatura provvisoria costruita per uno specchio di Amici, mai utilizzato pienamente. Bisognava però costruire una nuova cupola e l¿astronomo si era preoccupato già dal 1863 di richiedere dei progetti, ma il costo di questi superava il finanziamento accordato dal governo. Solo nel 1873 venivano stanziati i fondi necessari e i lavori potevano cominciare, finendo l¿anno successivo. Alla fine del 1874 il telescopio era finalmente posto nella nuova cupola; le osservazioni regolari cominciarono nel febbraio 1875, dopo un periodo preliminare di verifiche dello strumento. Nelle intenzioni iniziali, il telescopio doveva essere usato per osservazioni di pianetini, comete e stelle doppie, ma con il nuovo telescopio Schiaparelli iniziò anche, abbastanza casualmente, una lunga serie di osservazioni planetarie che dovevano renderlo famoso fra il grande pubblico. Oltre alle determinazioni, di grande interesse astronomico, dei periodi di rotazione di Venere e Mercurio, Schiaparelli osservò lungamente Marte, a partire dall¿opposizione, particolarmente favorevole, del 1877. Il tubo del telescopio, di legno d¿abete e di mogano, è sostenuto da una montatura equatoriale. È alloggiato in una culla d¿ottone, come in tutte le montature di tipo tedesco, ad una delle estremità dell¿asse di declinazione che a sua volta scorre in una guaina fissata all¿estremità superiore dell¿asse orario; questo asse, perpendicolare al primo, è diretto verso il polo celeste Nord. All¿estremità libera dell¿asse di declinazione si trova il cerchio di declinazione; il cerchio di ascensione retta è all¿estremità inferiore dell¿asse orario. L¿osservatore, rimanendo all¿oculare, poteva impartire movimenti micrometrici al telescopio per mezzo di due lunghe aste. Lo strumento era equilibrato da contrappesi. L¿obbiettivo è un doppietto di 218 mm di apertura e 3.15 m di lunghezza focale (f/14.5). Dai risultati ottenuti nelle misure di stelle doppie si ricava che la sua risoluzione effettiva era abbastanza vicina alla risoluzione teorica, che secondo il criterio di Rayleigh è pari a 0."6 (per una lunghezza d¿onda di 560 nanometri). L¿obbiettivo mostra una leggera colorazione verde che era già presente ai tempi di Schiaparelli; è inoltre acromatico nella regione rosso-verde dello spettro, mentre produce un eccesso di azzurro: Schiaparelli correggeva l¿effetto utilizzando un filtro giallo carico o arancione. Il telescopio è dotato di un cercatore e di un dispositivo di illuminazione e dei fili del micrometro, costituito da due lampade (i fori di ingresso della luce nel tubo del telescopio potevano essere schermati con filtri colorati, montati su un cerchio). Era corredato anche di due micrometri a filo mobile (si veda scheda 30), di un micrometro anulare, di 13 oculari, 7 positivi e adattabili al micrometro filare (con ingrandimenti compresi fra 87 e 690) e 6 negativi (con ingrandimenti da 67 a 468).
Autore: Merz, Georg (costruttore) (1793-1867)
Datazione: 1863 - 1865
Tipologia: telescopio rifrattore di Merz
Materia e tecnica: legno; ottone
Categoria: astronomia
Misure: 315 cm
Collezione: Collezione storico-scientifica del Museo Astronomico - Orto Botanico di Brera
Collocazione
Milano (MI), Museo Astronomico - Orto Botanico di Brera
Riferimenti bibliografici
Chauvenet,W. "A manual of spherical and practical astronomy", New York 1960, v. II
Schiapparelli, G.V. "Pubblicazioni del Reale Osservatorio di Brera in Milano", 1888
Credits
Compilazione: D'Aguanno, Antonello (2008)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/s6020-00008/
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