Maglia - industria, manifattura, artigianato
Tizzoni
Descrizione
Maglia rosa in lana indossata da Doego Ronchini al Giro d'Italia del 1963. Prodotta dal maglificio Tizzoni, ha il collo a girocollo con cerniera, con tasche con bottoni sia sul lato anteriore che posteriore. La maglia presenta all'altezza del cuore il marchio della Gazzetta dello Sport. Non presenta marchi di sponsor. Lo stato di conservazione è buono. La maglia in possesso di Anna Ronchini, figlia del campione, è stata donata nel dalla stessa a Rcs grazie all'iniziativa Giro for Ghisallo, promossa da Gazzetta dello Sport e curata da Federico Meda, ed è attualmente in prestito ed esposta a tempo indeterminato presso il Museo del Ghisallo. Ronchini ha indossato la maglia rosa al Giro del 1963 per 10 giorni, dalla quarta all'undicesima e poi la sedicesima e la diciassettesima. L'edizione del giro Il Giro d'Italia 1963, quarantaseiesima edizione della "Corsa Rosa", si svolse in ventuno tappe dal 19 maggio al 9 giugno 1963, per un percorso totale di 4 063 km. Fu vinto vinto da Franco Balmamion. Problemi sin dalla partenza, inizialmente prevista a Venezia, poi spostata a Napoli. La corsa parte con due corridori in maglia tricolore, Bruno Mealli e Marino Fontana, per un dissidio tra l'Unione ciclistica italiana e la Lega ciclismo. Il Giro rischia lo stop definitivo quando la giuria lascia la corsa. La San Pellegrino, squadra di Fontana, si ritira ma i corridori proseguono il Giro in maglia nera.Poi tutto si ricompone e si annotano gli exploit di Vito Taccone, vincitore di quattro tappe consecutive, compresa quella di Leukebad, nella quale Franco Balmamion indossa la maglia rosa. La perderà nella cronometro di Treviso riconquistandola a Moema e tenendola sino a Milano. Tappe in Lombardia 14°, 1 giugno, Saint-Vincent > Cremona 15°, 2 giugno, Mantova > Treviso 20°, 8 giugno, Moena > Lumezzane 21°, 9 giugno, Brescia > Milano
Soggetto: Diego Ronchini, (Imola, 9 dicembre 1935 - Imola, 18 aprile 2003) è stato un ciclista su strada italiano. Professionista tra il '56 e il '66, vanto la vittoria di un Lombardia, due Giri dell'Emilia, un campionato italiano, un Giro del Veneto, un Baracchi (in coppia con Venturelli). E 10 giorni in rosa, nel 1963, anno in cui arriva quinto a Milano. La maglia, una Tizzoni, è stata sempre conservata dalla figlia Anna, la quale ha ricordo molto chiaro della vittoria del padre del Lombardia 1956. Sul Ghisallo, a soli 21 anni, è in fuga solitaria tallonato da Fausto, il suo idolo. Il suo trionfo è stato immortalato anche da Sironi ne Il Grande Fausto (il film per la televisione in due puntate andato in onda nel 1995). Al Vigorelli, in volata, non vincerà nessuno dei tre: Coppi perde di qualche centimetro da Darrigade, dopo un sorpasso e controsorpasso con Magni. Una volta giù dalla bici, il Campionissimo non riesce a trattenere le lacrime e, in pochi secondi, l'intero velodromo si stringe intorno al suo campione, gridandone il nome: "Fausto-Fausto-Fausto". Dopo diversi minuti, Coppi si ricompone, commosso da tanto sostegno. Per chi l'ha vissuto - erano oltre 12mila al Vigorelli - si è trattato di uno dei momenti più emozionanti della storia del nostro sport. Palmares Giro 1963 Si classifica 5°, nessuna vittoria di tappa Tappe in maglia rosa al Giro del 1963: per 10 giorni Dalla quarta all'undicesima e poi la 16° e la 17°.
Autore: Tizzoni (costruttore)
Ambito culturale: manifattura
Datazione: post 1963 - ante 1963
Materia e tecnica: lana; madreperla; cotone
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Collocazione
Magreglio (CO), Museo del Ciclismo
Riferimenti bibliografici
Conti Beppe "Ciclismo. Gloria e tragedie", Roma 2006, Graphot
Credits
Compilazione: Gentilini, Carola (2015)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/x5010-00012/
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