Senza titolo
Gentilini, Franco
Descrizione
Identificazione: architettura con figura maschile e animale
Autore: Gentilini, Franco (1909-1981), inventore / disegnatore
Cronologia: post 1960
Oggetto: stampa a colori
Soggetto: genere
Materia e tecnica: carta / litografia a colori
Misure: 305 mm x 575 mm (parte figurata)
Notizie storico-critiche: Nell'opera di Gentilini si possono identificare una grande struttura architettonica che occupa tutta la parte sinistra della scena e una figura umana con cane nella parte destra. L'uomo sembra essere seduto ad una tavola imbandita con una tovaglia, due piatti e un cucchiaio mentre sta reggendo un altro utensile con la mano destra. Alla sinistra dell'osservatore si trova il cane, disegnato di profilo, intento ad osservare l'uomo al tavolo.
Il mondo artistico di Gentilini si forma nel contesto della cultura italiana tra la seconda guerra mondiale e il dopoguerra. L'artista mette a punto la sua nota tecnica fatta di un felice connubio tra pittura e disegno con un fondo preparatorio in sabbia di fiume. Le figure delle sue opere sono le tipiche Cattedrali (a partire da quella siciliana di Monreale), i Battisteri, i muri di città, i giocolieri, i paesaggi dalle prospettive irregolari, i suonatori di strada, le donne caratterizzate da stivaletti con tacchi a rocchetto, le biciclette, i carretti e gli animali, come i gatti e i leoni. Gentilini è l'artista della joie de vivre, anche se quella gioia è interrotta dalla perdita di un mondo frantumato dalla guerra e dalla premonizione della nascente società di massa. Dalla metà degli anni cinquanta le sue figure (famose le sue donne ispirate all'attrice Kim Novak) e composizioni si trasformano andando verso l'essenzialità geometrica, assumendo quasi una bidimensionalità piena di effetti cromatici e ritmici del colore. La pittura di Gentilini si aggancia alla tradizione popolare, riabilitando l'aspetto grafico della pittura. Nel 1963-64 espone alla mostra Peintures italiennes d'aujourd'hui, organizzata in medio oriente e in nordafrica. La sua attività continua fino al 1981, quando muore il 5 aprile dopo una brevissima malattia.
Collocazione
Non specificata.
Credits
Compilazione: Borghi, Martina (2015)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/20460-00003/
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