Marriage à-la-mode

Hogarth, William; Earlom, Richard

Marriage à-la-mode

Descrizione

Identificazione: Matrimonio alla moda I

Autore: Hogarth, William (1697-1764), inventore; Earlom, Richard (1743-1822), incisore

Cronologia: post 1795

Oggetto: stampa

Soggetto: genere

Materia e tecnica: maniera nera

Misure: 61 cm x 48 cm (intero con cornice)

Notizie storico-critiche: L'incisione fa parte di una serie di sei stampe - di cui qui rimaste solo le prime quattro - ispirate al ciclo di sei dipinti realizzati dall'artista inglese William Hogarth tra il 1743 e il 1745, oggi conservati alla National Gallery di Londra e aventi per tema le storie e conseguenze di un disastroso matrimonio di convenienza tra il figlio di un nobile dissoluto e la figlia di un aspirante borghese. Le tele ebbero una grandissima diffusione tramite incisioni di riproduzione, le prime delle quali volute dallo stesso Hogarth ad opera dei migliori maestri incisori francesi, prima della vendita all'asta dei suoi quadri avvenuta nel 1750.
Tra le tante storie in serie da lui realizzate, questa viene considerata uno dei migliori esempi della sua eccezionale vena satirica: durante tutta la sua carriera infatti, Hogarth raffigurò sempre temi a lui contemporanei mostrando la cruda realtà in modo burlesco, come vista in un teatro comico, colpendo personaggi aristocratici e borghesi nello stesso tempo. Esemplificativo di ciò è il titolo della serie stessa, "Marriage à-la-mode": "à la mode" significa qualcosa che è solo moda, non durevole e quindi contrasta con il concetto stesso di matrimonio, che qui diviene una parodia; in questo senso l'aspra analisi dell'artista sul tema ben si inserisce all'interno del dibattito sul matrimonio e l'etica sessuale particolarmente diffuso nell'Inghilterra della fine del XVII secolo. L'insieme rappresenta inoltre un attacco incessante all'assorbimento nella cultura inglese di modi, beni di lusso e stili di vita stranieri, in particolare francesi, nonostante di fatto lo stesso Hogarth concepisca la sua opera, sia nella versione dipinta che incisa, come un vero e proprio bene di lusso, sofisticato in maniera uguale, se non superiore, ad uno qualsiasi degli oggetti da lui meticolosamente rappresentati in ogni scena.
La stampa qui schedata corrisponde al primo episodio del ciclo, "Il contratto" ("Marriage à-la-mode: 1. The marriage settlement"): la scena si svolge all'interno del palazzo del Conte Earl Squander, seduto in poltrona sulla destra della composizione, con la gamba destra fasciata e le stampelle per via della gotta, mentre mostra con ostentato orgoglio il proprio albero genealogico. Alle sue spalle, al di fuori della stanza, è ben visibile la nuova casa che il nobile sta facendo costruire, osservata con curiosità anche da un architetto con in mano il relativo progetto, in piedi davanti alla finestra; di fronte al conte, uno strozzino gli consegna l'ipoteca della suddetta costruzione, mentre con l'altra mano ritira la somma a lui spettante. Altri soldi, sia in forma di monete d'argento che di banconote, sono appoggiati sul tavolo, sull'altro lato del quale è seduto il padre della sposa, con una vistosa catena d'oro che gli pende dal collo a simbolo dello status sociale di scabino di Londra (ovvero di esperto nel diritto legislativo), mentre valuta dettagliatamente il contratto nuziale. Sul lato sinistro della composizione, seduti su un divanetto, i due promessi sposi: il Visconte, con in mano una tabacchiera, si osserva con compiacimento allo specchio dando le spalle alla ragazza, la quale, con un vistoso broncio, gioca con la fede infilandola in un fazzoletto, mentre ascolta il giovane avvocato Silvertongue che sembra farle la corte mentre tempera la punta di una penna d'oca. Ai piedi dei due fidanzati, due cani accucciati nell'angolo forse simboleggiano l'imminente matrimonio; sopra a tutti, sulle pareti, un moltitudine di quadri decora la stanza, fra i quali spiccano un grande ritratto di scuola francese a cui si oppone, sull'altro lato, una testa urlante di Medusa.
L'incisione è datata 1795, realizzata dall'inglese Richard Earlom, eccezionale interprete dei disegni dei suoi contemporanei nonchè degli antichi maestri, dei quali realizzò più di sessanta tavole con la tecnica del mezzotinto (o maniera nera). L'editore è invece John Boydell (per il quale Earlom iniziò a lavorare nel 1774), ex incisore britannico, noto per aver avviato al successo le incisioni inglesi, modificando l'equilibrio commerciale che fino al XVIII secolo era stato dominato dalla produzione francese, alla sua morte sostituito negli affari dal nipote Josiah Boydell.
Si segnala che nell'inventario cartaceo delle opere d'arte dell'Ospedale S. Anna in Como (A. Colombo, 1965) l'opera è attribuita a William Hegarth, refuso riportato anche nella targa identificativa posta al piede dell'opera.

Collocazione

Non specificata.

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Lariana

Credits

Compilazione: Garnerone, Daniele (2009); Raimondo, Valentina (2009)

Aggiornamento: Uva, Cristina (2012)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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