La fiera di Glasgow in Scozia

Uboldo, Ambrogio

La fiera di Glasgow in Scozia

Descrizione

Identificazione: Fiera di Glasgow

Autore: Uboldo, Ambrogio (1785-1865), incisore

Cronologia: post 1831

Oggetto: stampa

Materia e tecnica: litografia

Misure: 15 cm x 12 cm (parte figurata)

Notizie storico-critiche: La piccola litografia su legno di platano faceva parte dell'ampia collezione di opere d'arte di Ambrogio Uboldo, discendente di una ricca famiglia milanese di banchieri, cultore d'arte, erudito e consigliere dell'Accademia di Brera.
La ricca pinacoteca - la collezione contava poco meno che quattrocento beni - era costituita da opere eseguite da famosi artisti per lo più ottocenteschi. La serie di dipinti e sculture, fra cui si annoveravano opere di Tiziano (Ritratto di Giulio II), Gaudenzio Ferrari (Presepio), Francesco Hayez (Maria Teresa Imperatrice che presenta Giuseppe II agli Ungheresi; Betsabea al bagno; Sansone), Giuseppe Sogni (di cui il banchiere possedeva molte opere fra le quali diversi ritratti), Andrea Appiani (Rachele e Labano) era conservata presso la villa che l'Uboldo aveva fatto costruire (1808-1837) a Cernusco dall'ingegnere e architetto Carillo Rougier (attuale sede dell'ospedale).
La litografia in questione appartiene a un piccolo gruppo di incisioni eseguite direttamente dall'Uboldo che, oltre che collezionista, si dilettava nelle pratiche artistiche.
L'incisione rappresenta una veduta della fiera della città scozzese di Glasgow. L'incisore sembra in questo caso dilettarsi con una 'scena di genere'.
Non sappiamo se Uboldo si sia mai recato a Glasgow e se abbia rappresentato quindi una scena vista dal vivo o tratta da altra fonte, tuttavia appare chiaro il profondo interesse per il paesaggio urbano animato dalla presenza dell'uomo. Le piccole figure di uomini e donne inserite nella litografia campeggiano tutte in primo piano attorniate, come in un anfiteatro, da elementi del contesto urbano e paesaggistico che fungono da quinta per la scena della fiera. Particolarmente interessante l'elemento del palo in legno disegnato sulla destra, la cui ombra si staglia nella parte inferiore dell'incisione e serva da cornice della scena. In lontananza si staglia una chiesa con campanile adoperata come fulcro centrale e prospettico dell'intera immagine.
L'uso del legno di faggio (l'indicazione della tipologia arborea appare trascritta a mano dallo stesso Uboldo sul retro) gioca un ruolo favorevole nella definizione cromatica dell'opera e del chiaro-scuro. La superficie già colorata del legno, infatti, dona alla litografia una tonalità calda su cui si innesta perfettamente l'inchiostro.
Mentre la maggior parte delle opere della collezione Uboldo andarono sfortunatamente disperse dopo la sua morte perché vendute, questa litografia fa parte del piccolo nucleo di beni rimasti presso la sede originaria e adesso proprietà dell'ente ospedaliero.

Collocazione

Non specificata.

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Melegnano e della Martesana

Credits

Compilazione: Raimondo, Valentina (2012)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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