Monumentum Stephani Antonii Morcelli
Picozzi Carlo; Monti Gaetano Matteo
Descrizione
Identificazione: Monumento funebre di Stefano Antonio Morcelli
Autore: Picozzi Carlo (notizie 1827-1858), disegnatore; Monti Gaetano Matteo (1776/ 1847), inventore
Cronologia: 1828 - 1848
Oggetto: stampa
Soggetto: architettura
Materia e tecnica: litografia
Misure: 380 mm x 545 mm (parte figurata)
Notizie storico-critiche: Questa stampa riproduce nello stesso verso e con fedeltà il monumento funebre di Stefano Antonio Morcelli (1737-1821), esistente nel Duomo di Chiari (BS). A seguito della morte (1 gennaio 1821) di Stefano Antonio Morcelli, prevosto di Chiari ed epigrafista e studioso di chiara fama, si volle far realizzare un mausoleo degno del personaggio. Il prevosto Bedoschi, suo successore alla guida della parrocchia clarense, si recò a Roma per contattare il Canova, ma l'ambasceria fallì. Venne pertanto indetto un concorso pubblico a cui parteciparono Luigi Donegani, Giuseppe Teosa e Pompeo Marchesi, ma la scelta ricadde su Gaetano Matteo Monti, contattato privatamente dall'avv. Luigi Repossi, col quale lo scultore intratteneva rapporti di amicizia. Nel 1825 il Monti fu ufficialmente incaricato di eseguire un bozzetto. Il relativo modello in gesso venne presentato l'anno successivo all'esposizione di Brera ed in seguito tradotto in marmo. Il monumento terminato fu inaugurato il 20 ottobre del 1828. Esso ricorda quello realizzato dal Canova in Vaticano per papa Clemente XIII (1758-1769): al vertice si trova il defunto in ginocchio; ai lati l'allegoria dell'Epigrafia che piange la scomparsa dell'uomo illustre, mentre la Religione lo indica quale esempio cristiano di virtù.
Collezione: Fondo Calcografico Antico e Moderno della Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
Collocazione
Chiari (BS), Pinacoteca Repossi
Credits
Compilazione: Brambilla, Lia (2003); Scorsetti, Monica (2003)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/3y010-00519/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).