Le Bassin
Nanteuil Robert
Descrizione
Identificazione: Satira
Autore: Nanteuil Robert (1623/ 1678), incisore / inventore
Ambito culturale: scuola francese
Cronologia: post 1666 - ca. 1667
Oggetto: stampa smarginata
Soggetto: satirico e grottesco
Materia e tecnica: bulino; acquaforte
Misure: 264 mm x 341 mm (parte incisa)
Notizie storico-critiche: L'incisione nacque come ritratto di Philibert-Emmanuel de Beaumanoir de Lavardin, vescovo di Le Mans (1617 - 1671), personaggio mondano e dai costumi corrotti. Realizzato nel 1660 da Robert Nanteuil, il ritratto seguì i modi tipici dell'incisore di corte: figura a mezzo busto di tre quarti, senza mani né accessori, inserita in una cornice poggiante su una mensola e con lo stemma dell'effigiato in basso al centro. Probabilmente subito dopo la morte di Lavardin, la lastra venne pesantemente reincisa da un Anonimo stilisticamente lontano dai gusti di Nanteuil. Salvaguardando solo il volto del precedente ritratto, l'ignoto artista raffigurò un accademico intento a mostrare all'osservatore un vaso da notte, il cui contenuto è svelato dalla scritta dell'etichetta che si trova sulla boccetta in basso a sinistra. Si tratta di emetico tartarico, un medicamento che causa il vomito. In Francia si era da poco conclusa una secolare polemica sull'uso dell'emetico, additato quale veleno dalla facoltà di Parigi, difeso da quella di Montpellier e legalizzato dal Parlamento nel 1666. Tutto questo aveva alimentato la satira sui medici, come indicano i versi nel margine inferiore: "Da questo cibo prezioso, o avido dottore, dal suo odore e dal suo sapore, trai infallibili presagi; guarda se la tua arte procurerà prontamente alcuni De profundis al curato con il quale gioiosamente spartisci i proventi" . Sotto l'aspetto di un accademico e dietro mezzi terapeutici pienamente riconosciuti, poteva agire indisturbato il medico truffatore o il ciarlatano camuffato, le cui diagnosi erano "infallibili" nel procurare un'altra vittima che avrebbe fruttato guadagni, grazie anche alla complicità di qualche prete colluso. Chi ha eseguito la revisione della lastra si è inserito nel filone della satira verso la professione medica e verso il clero, realizzando una caricatura del fu vescovo di Le Mans, da poco deceduto e ancora ben presente nei ricordi della gente, denunciandone scorrettezze e corruzione. Col passare del tempo, persa la capacità di riconoscere il volto di Lavardin, è sopravvissuta la satira. Successione degli stati, secondo Ganz: I stato: ritratto del prelato con croce pastorale al petto e cornice ottagonale, datata 1660; II stato: la cornice è diventata ovale e la croce pastorale è stata sostituita da quella dell'ordine di S. Spirito; sono stati modificati lo stemma e la veste; la lastra è stata leggermente rifilata; datata 1666; III stato: tutta la lastra, tranne il volto dell'effigiato (ancora senza occhiali), è stata reincisa; l'unica iscrizione è la firma dell'incisore con la data 1666; IV stato: come l'esemplare qui esposto; V stato: con l'indirizzo di Pierre Roguié; VI stato: con l'indirizzo di Thomas Major. Stampa ritrovata l'8 gennaio 2001 nei cassetti segreti delle bacheche dei minerali di proprietà della Fondazione.
Collezione: Fondo Calcografico Antico e Moderno della Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
Collocazione
Chiari (BS), Pinacoteca Repossi
Credits
Compilazione: Scorsetti, Monica (2003)
Aggiornamento: Scorsetti, Monica (2005)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/3y010-01708/
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