Museo fiorentino che contiene i ritratti de' pittori; consacrato alla S. Caes. M. Francesco I, imperadore
Pazzi Pietro Antonio; Campiglia Giovanni Domenico; Seybold Christian
Descrizione
Titolo proprio: Cristiano Seybolt pittore
Identificazione: Ritratto di Christian Seybold pittore
Autore: Pazzi Pietro Antonio (1706/ 1770), incisore; Campiglia Giovanni Domenico (1692/ 1775), disegnatore; Seybold Christian (1697/ 1768), inventore
Cronologia: 1752 - 1762
Oggetto: stampa
Soggetto: ritratto
Materia e tecnica: acquaforte
Misure: 181 mm x 275 mm (battuta della lastra); 166 mm x 218 mm (parte incisa)
Notizie storico-critiche: Questa stampa riproduce nello stesso verso e con fedeltà l'autoritratto di Christian Seybolt facente parte della celebre collezione di autoritratti degli Uffizi. Realizzato nel 1747, il quadro giunse a Firenze nel 1749 da Vienna, ove Christian Seybold era Kammermaler imperiale. Il confronto con le fonti bibliografiche e con un esemplare conservato alla Civica Raccolta di Stampe "Achille Bertarelli" di Milano (Vol. CC 77), ha permesso di identificare questa stampa come una delle riproduzioni degli autoritratti di pittori conservati nell'allora Galleria Granducale di Firenze, attuale Galleria degli Uffizi, pubblicate in quattro volumi di 55 stampe l'uno tra il 1752 e il 1762 sotto il titolo di "Museo fiorentino" (Vol. I: 1752; vol. II: 1754; vol. III: 1756; vol. IV: 1762). Brunet informa altresì che tali quattro volumi, pubblicati anche separatamente, costituiscono i voll. VII-X di un'opera maggiore intitolata "Museum Florentinum". Purtroppo l'unico esemplare reperito del "Museo fiorentino" (quello della Bertarelli) è incompleto e a fogli scuciti, per cui non ci è stato possibile identificare il volume di appartenenza e il numero d'ordine del foglio qui catalogato. Brunet informa altresì che già nel 1748 erano state pubblicate cinquanta delle stampe che poi sarebbero entrate a far parte dell'opera completa e dice che tale prima edizione era senza scritte. Se così fosse, allora per almeno cinquanta fogli della serie esisterebbe uno stato ante litteram ed un secondo stato con le iscrizioni. Inoltre alcuni fogli conservati nel Fondo Calcografico della Pinacoteca Repossi e appartenenti a questa medesima serie portano un numero a cifre arabe nel margine inferiore, in basso al centro. Riteniamo si tratti di un numero d'ordine aggiunto in una edizione successiva a quella del 1752-1762, determinante un ulteriore stato della lastra. Stampa ritrovata l'8 gennaio 2001 nei cassetti segreti delle bacheche dei minerali di proprietà della Fondazione.
Collezione: Fondo Calcografico Antico e Moderno della Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
Collocazione
Chiari (BS), Pinacoteca Repossi
Credits
Compilazione: Brambilla, Lia (2003); Scorsetti, Monica (2003)
Aggiornamento: Scorsetti, Monica (2005)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/3y010-01933/
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