Museo fiorentino che contiene i ritratti de' pittori; consacrato alla S. Caes. M. Francesco I, imperadore

Rossi Gerolamo detto Giovane; Campiglia Giovanni Domenico; Loth Johann Karl

Museo fiorentino che contiene i ritratti de' pittori; consacrato alla S. Caes. M. Francesco I, imperadore

Descrizione

Titolo proprio: Carlo Loth pittore

Identificazione: Ritratto di Johann Karl Loth pittore

Autore: Rossi Gerolamo detto Giovane (1682/ 1762), incisore; Campiglia Giovanni Domenico (1692/ 1775), disegnatore; Loth Johann Karl (1632/ 1698), inventore

Cronologia: 1752 - 1762

Oggetto: stampa smarginata

Soggetto: ritratto

Materia e tecnica: bulino

Misure: 170 mm x 214 mm (parte incisa)

Notizie storico-critiche: Il confronto con le fonti bibliografiche e con un esemplare conservato alla Civica Raccolta di Stampe "Achille Bertarelli" di Milano (Vol. CC 77), ha permesso di identificare questa stampa come una delle riproduzioni degli autoritratti di pittori conservati nell'allora Galleria Granducale di Firenze, attuale Galleria degli Uffizi, pubblicate in quattro volumi di 55 stampe l'uno tra il 1752 e il 1762 sotto il titolo di "Museo fiorentino" (Vol. I: 1752; vol. II: 1754; vol. III: 1756; vol. IV: 1762). Brunet informa altresì che tali quattro volumi, pubblicati anche separatamente, costituiscono i voll. VII-X di un'opera maggiore intitolata "Museum Florentinum". Purtroppo l'unico esemplare reperito del "Museo fiorentino" (quello della Bertarelli) è incompleto e a fogli scuciti, per cui non ci è stato possibile identificare il volume di appartenenza e il numero d'ordine del foglio qui catalogato. Brunet informa altresì che già nel 1748 erano state pubblicate cinquanta delle stampe che poi sarebbero entrate a far parte dell'opera completa e dice che tale prima edizione era senza scritte. Se così fosse, allora per almeno cinquanta fogli della serie (ma attualmente non identificabili) esisterebbe uno stato ante litteram ed un secondo stato con le iscrizioni. Inoltre il foglio qui catalogato e alcuni altri conservati nel Fondo Calcografico della Pinacoteca Repossi e appartenenti a questa medesima serie portano un numero a cifre arabe nel margine inferiore, in basso al centro. Riteniamo si tratti di un numero d'ordine aggiunto successivamente alla prima tiratura, magari in una edizione successiva a quella del 1752-1762, determinante un nuovo stato della lastra. Stampa ritrovata l'8 gennaio 2001 nei cassetti segreti delle bacheche dei minerali di proprietà della Fondazione.

Collezione: Fondo Calcografico Antico e Moderno della Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi

Collocazione

Chiari (BS), Pinacoteca Repossi

Credits

Compilazione: Brambilla, Lia (2003); Scorsetti, Monica (2003)

Aggiornamento: Scorsetti, Monica (2005)

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