Cartella ornata
Mitelli, Agostino
Descrizione
Autore: Mitelli, Agostino (1609-1660), disegnatore / incisore
Cronologia: post 1636 - ante 1657
Oggetto: stampa
Soggetto: decorazioni e ornati
Materia e tecnica: acquaforte
Misure: 250 mm x 167 mm (impronta)
Notizie storico-critiche: Nell'"Indice de due Tomi d'Intagli Tempietti ed altro", relativo ai tomi V e VI e compilato dal collezionista Giacomo Sardini il foglio viene iscritto, insieme al successivo (inv. 6,100), nel paragrafo "Ornati" con identificativo e definizione "161 Cartelle".
I due cartouches rappresentano esemplari sciolti tratti dalla serie di ventiquattro fogli, con dedica a Francesco Maria Zambeccari, pubblicata a Bologna da Agostino Parisini nel 1636, copia della quale si conserva presso il Rijksmuseum ad Amsterdam; un'identica serie, con medesima dedica ed editore bolognese, è conservata presso la Kunstbibliothek a Berlino (segnatura OS 562 mtl). La citata serie di ventiquattro cartouches, apparsa nel 1636 con dedica a Francesco Maria Zambeccari, è stata ripubblicata a Parigi da Pierre II Mariette probabilmente tra il 1655 e il 1657 con tavole integrate da numerazione; l'opera è conservata, sotto la denominazione "Folge von Kartuschen und Wandfüllungen", presso l'Österreichisches Museum für angewandte Kunst/ Gegenwartskunst (MAK) a Vienna.
Analogo esemplare della serie completa, ma senza numerazione e con dedica a Francesco Bandini, è conservato presso la Biblioteca Palatina a Parma (segnatura AA III 25365). Ulteriori serie, costituite dai medesimi ventiquattro cartouches, sono presenti nella collezione della Bibliotheque Nationale a Parigi e nella raccolta del conte Giovanni Gozzadini conservata presso il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe della Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio a Bologna.
L'ampia diffusione europea di queste incisioni testimonia la fama e il successo che questa tipologia di formule decorative ottenne tra i contemporanei.
Giovanni Mitelli nella biografia dedicata al padre ("Vita di Agostino Mitelli") enumera come opere eseguite dal genitore "tre libri di cartelle la prima di fogli ventiquattro e fu la più stimata et hebbe grande grido e aplauso universale [Â'] il secondo libro di fogli tredici et il terzo di fogli dodici"; viene così confermata la paternità dei cartouches e fugati i possibili errori attributivi causati dall'omonimia tra Agostino (1609-1660) e suo nipote Agostino il Giovane (1671-1696, figlio di Giuseppe Maria).
Nel 1880 Guilmard (D. Guilmard, Les maitres ornemanistes, Paris, 1880) definisce i ventiquattro cartouches "genre Louis XIII".
Utili indicazioni si desumono dall'incisione di Vienna numero 1, che funge da frontespizio (inv. KI 3666 F-80 S-26 Z-1), dove viene segnalato Agostino Mitelli come disegnatore della serie e viene precisato il 1636 come anno di pubblicazione.
L'esemplare in esame si può considerare uno stato antecedente rispetto a quello viennese per l'assenza di una numerazione progressiva che invece caratterizza la serie di Vienna; inoltre se le figure e i decori appaiono in questo foglio quasi soltanto abbozzati, nell'incisione di Vienna in controparte i tratteggi risultano meglio delineati. La conduzione al tratto dei cartouches milanesi risulta essere più vicina al modo libero e sciolto di uno schizzo che alla precisione solitamente riscontrabile in un'incisione. A tal proposito Ebria Feinblatt ("Agostino Mitelli. Drawings", Los Angeles, 1965) manifesta perplessità sull'esecuzione materiale dei rami delle diverse serie di cartouches, suggerendo che Mitelli potrebbe aver fornito i disegni e aver lasciato la realizzazione degli intagli ad altri.
Una stesura abbreviata, ma meno curata di quella degli esemplari milanesi, si osserva nella serie di Parma che, rispetto a quella viennese, ha in controparte il solo frontespizio, dove Agostino Mitelli viene definito "Inventor", ma non vi compare la data di pubblicazione del volume; è ipotizzabile un'elaborazione cronologicamente posteriore per alcune delle tavole parmensi che presentano varianti nell'impronta delle lastre e risultano di dimensioni ridotte rispetto a quelle di Vienna e Milano.
L'appartenenza dell'incisione alla produzione di Mitelli non doveva essere nota a Sardini che, altrimenti, avrebbe provveduto a inserire il foglio all'interno del tomo "Disegni d'Ornati ed altro di Bibbiena, del Mitelli, del Colonna, e di altri Architetti, e Pittori" della sua collezione.
Collocazione
Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni
Credits
Compilazione: Guzzi Piola, Alessandra (2011)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/4y010-00029/
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