Ritratti / di / Pitt[ori] / della / R[egia] G[alleria]
Campiglia Giovanni Domenico; Pazzi Giovanni Antonio; Da Ponte Jacopo detto Bassano Jacopo
Descrizione
Identificazione: Ritratto d'uomo
Autore: Campiglia Giovanni Domenico (1692/ 1775), disegnatore; Pazzi Giovanni Antonio (1706/ 1768 ca.), incisore; Da Ponte Jacopo detto Bassano Jacopo (1510 ca./ 1592), inventore
Cronologia: ca. 1750 - ante 1775
Oggetto: stampa
Soggetto: ritratto
Materia e tecnica: acquaforte
Misure: 173 mm x 266 mm ca.
Notizie storico-critiche: L'acquaforte riproduce il ritratto di un uomo ritenuto, non correttamente, Palma il Giovane. La Galleria dei ritratti, iniziata con Cosimo III De Medici, venne fortemente incrementata sotto Pietro Leopoldo, figlio del granduca di Lorena Francesco Stefano, salito al potere nel 1765. Con la consulenza di Giuseppe Pelli, direttore della Galleria dal 1775, la collezione venne ampliata, introducendo opere anche di artisti stranieri. Pietro Leopoldo incaricò il Campiglia, dal 1738 soprintendente della Calcografia camerale di Roma grazie alla nomina di papa Clemente XII, affinchè eseguisse i disegni e le incisioni per il "Museo Fiorentino", l'opera più celebe dell'artista, composto da diversi volumi di argomenti differenti. La seconda parte del "Museo Fiorentino" consta della riproduzione degli autoritratti dei pittori conservati agli Uffizi, e venne edita in sei volumi dal 1752 al 1766. Campiglia eseguì la maggior parte dei disegni per le incisioni, di cui molte realizzate da Gregori e Pazzi. L'acquaforte, pur con qualche appiattimento, soprattutto nella volumetria del busto, si caratterizza per una pregevole resa del volto attraverso un chiaroscuro dai delicati passaggi tonali che in parte ricordano i valori tonali della pittura.
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