Raccolta di diversi disegni di Pietro Testa ritrovati doppo la sua morte dati in luce da Francesco Collignon

Testa Pietro detto Lucchesino; Collignon François (attr.)

Descrizione

Identificazione: Allegoria con Innocenzo X

Autore: Testa Pietro detto Lucchesino (1612/ 1650), disegnatore / inventore; Collignon François (attr.) (1609 ca./ 1687 ca.), incisore

Cronologia: ca. 1656 - ca. 1725

Oggetto: stampa

Soggetto: sacro

Materia e tecnica: acquaforte

Misure: 254 mm x 351 mm (Parte incisa); 258 mm x 355 mm (lastra)

Notizie storico-critiche: Questa stampa, che la bibliografia attribuisce quasi sicuramente al Collignon, presenta un soggetto di difficile interpretazione. Secondo Speciale O. (1977, p. 25 n. 17) questa è la lettura: il prelato, come indica lo stemma Doria-Pamphilj, è da identificare come Innocenzo X; alle sue spalle, indicategli dalle personificazioni del Tevere e di Roma, si trovano successivamente, dal basso verso l'alto, rappresentando una specie di ideale percorso: le quattro Virtù cardinali, la tiara pontificia con le tre Virtù teologali, san Pietro e san Paolo. Le incisioni di Pietro Testa stavano riscuotendo grande successo quando nel 1650 sopraggiunse la sua morte improvvisa. Ecco che allora, a seguito di ciò, si decise di riprodurre all'acquaforte i suoi numerosi disegni. Nacque così la raccolta avente come titolo "Raccolta di diversi disegni di Pietro Testa ritrovati doppo la sua morte dati in luce da Francesco Collignon", comunemente conoscita come "Idee". Tale raccolta venne probabilmente pubblicata nel 1656 e i due principali incisori furono François Collignon e Giovanni Cesare Testa. La serie conobbe due tirature, infatti alla prima ne seguì una seconda curata a Roma da Vincenzo Billy. Poichè quest'ultimo fu attivo fra il 1725 e il 1730, di data a quegli anni tale seconda tiratura.

Collocazione

Bergamo (BG), Accademia Carrara. Gabinetto Disegni e Stampe