Livische Figuren

Amman Jost

Livische Figuren

Descrizione

Titolo proprio: XXX. Camillus lasst der falischer Schulmeister mit Ruthen in die Statt schlagen

Identificazione: Marco Furio Camillo fa punire il maestro di Falerii dai suoi allievi

Autore: Amman Jost (1539/ 1591), incisore

Cronologia: post 1568post 1631

Oggetto: stampa

Soggetto: storia

Materia e tecnica: xilografia

Misure: 147 mm x 108 mm (parte incisa)

Notizie storico-critiche: L'incisione fa parte di una raccolta conservata entro un'antica legatura in cartone sulla quale sono riportati in forma manoscritta due titoli, uno in copertina "jstoria Delli Anni del Mondo", l'altro sulla costa "Istoria Romana". I piatti interni portano dipinto a tempera un motivo decorativo geometrico nei toni del verde e del rosa. La mancanza del frontespizio non impedisce di avanzare un'ipotesi circa la sua identificazione con l'edizione postuma (1631) delle "Storie di Livio" in lingua tedesca, con illustrazioni incise da Jost Amman, rispetto alla quale vi è un preciso riscontro con i soggetti e la rispettiva numerazione delle tavole.
L'episodio qui rappresentato si riferisce alla conquista di Falerii da parte di Furio Camillo: raffigura in particolare il momento in cui il maestro di scuola falisco che aveva consegnato i suoi ragazzi a Furio Camillo perchè li trattenesse come ostaggi, viene da Camillo riconsegnato agli alunni perchè questi lo scherniscano.
La peculiarità di questa collezione ("Kunstlich und zierlich gerissene Livische Figuren darinnen die gantze romische Historien kunstlich begriffen und angezeigt, geordnet und gestellt...", Caspar Dietzeln, Strasburgo, 1631) che purtroppo nell'esemplare esaminato risulta lacunosa di alcune tavole, consiste nella formazione di un volume a tema storico, ispirato a Livio, dove immagini e testi sono distribuiti sulla stessa pagina, composto di centoundici illustrazioni, ottenute ristampando settantaquattro diversi legni, tutti di Jost Amman, incisi e pubblicati tra il 1564 e il 1572 nell'ambito di serie di argomento diverso, afferenti alla storia o alla Bibbia. Si trattava ad evidenza di un meccanismo, quello del reimpiego, ben consolidato all'interno della bottega dell'Amman, e che proseguì anche dopo la sua morte. I soggetti scolpiti nei legni avevano spesso caratteristiche generiche e potevano essere adattati a rappresentare iconografie tra loro diverse, semplicemente ricorrendo all'espediente di associarli a testi e didascalie che di volta in volta ne andavano a chiarire l'identità.
La datazione di questo legno è formulata sulla base della notizia che la sua prima edizione fu nel 1568 all'interno di: Livius, Libri Omnes (Rab, Feyerabend, Han heirs), 1568 (New Hollstein, Synoptical Table of Illustrated Book, n. 45).

Collocazione

Bergamo (BG), Accademia Carrara. Gabinetto Disegni e Stampe

Credits

Compilazione: Alberti, Alessia (2016)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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